Futuro

Giù le vendite dei computer: meno 20% nel terzo trimestre

Da quando è finita l’emergenza pandemica, il settore sta sperimentando il peggiore calo di vendite degli ultimi 20 anni
Credit: Nic Wood
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
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13 ottobre 2022 Aggiornato alle 17:00

Dopo l’impennata per la pandemia, il mercato dei personal computer sta sperimentando il peggior calo di vendite degli ultimi 20 anni. I dati dell’istituto di ricerca Gartner mostrano che nel terzo trimestre del 2022 le spedizioni mondiali di pc hanno totalizzato 68 milioni di unità, registrando una diminuzione del 19,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

«I risultati di questo trimestre potrebbero segnare un rallentamento storico per il mercato dei pc – ha affermato Mikako Kitagawa, Director Analyst di Gartner – Mentre le interruzioni della catena di approvvigionamento si sono finalmente attenuate, le scorte elevate sono ora diventate un problema importante data la debole domanda di personal computer sia nel mercato consumer che in quello business».

Se da un lato le potenziali vendite legate al rientro scolastico si sono concluse con risultati deludenti nonostante le massicce promozioni e il calo dei prezzi, dall’altro “le incertezze geopolitiche ed economiche hanno portato a una spesa It (tecnologia dell’informazione, ndr) più selettiva e i pc non erano in cima alla lista delle priorità”.

I primi 3 player di mercato sono rimasti invariati nel terzo trimestre del 2022, guidati dalla cinese Lenovo al primo posto nelle spedizioni con una quota di mercato del 25,2% a fronte di una perdita del 15,4% anno su anno. Seconda Hp – che registra il calo maggiore segnando -27.9% – seguita da Dell (-21,1%), Apple (-15,6%), Asus (-7,5%) e Acer (-25,6%) e altri (-17.3%).

A risentire più del crollo di vendite è stato il mercato dell’Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), che con 17 milioni di unità spedite ha subito un calo del 26,4%. Un dato dovuto a diversi fattori, spiega Kitagawa, tra cui «condizioni macroeconomiche difficili, domanda in calo da parte di imprese e consumatori oltre a livelli elevati di inventario».

Inoltre, aggiunge Kitagawa, «molti fornitori di pc hanno chiuso le operazioni in Russia nei primi 2 trimestri di quest’anno, il che ha avuto un impatto negativo sulle spedizioni complessive ed è particolarmente visibile nei confronti anno su anno».

Negli Stati Uniti la flessione si è attestata al 17,3% nel terzo trimestre del 2022, il quinto trimestre consecutivo con un calo delle spedizioni. A preoccupare è in particolare l’inflazione, ma i numeri sottolineano come «le piccole imprese stanno mostrando un relativo ottimismo sulle condizioni macroeconomiche».

Quadro capovolto, insomma, rispetto alla crisi dei microchip innescata nel 2021 che ha tenuto banco fino a qualche mese fa. La multinazionale statunitense Advanced Micro Devices (Amd), leader mondiale nella produzione di semiconduttori, ha rivisto al ribasso di oltre un miliardo le entrate previste nell’ultimo trimestre.

Ad agosto anche la californiana Nvidia ha ridotto le sue previsioni di vendita, mentre il mese precedente Intel aveva registrato una perdita trimestrale del 22%. La situazione sembra estendersi anche al mercato degli smartphone. La settimana scorsa Samsung ha visto crollare l’utile operativo del 32%, il primo calo dal 2020, a fronte di un fatturato in crescita di appena il 2,7%.

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