Futuro

6G: la nuova rivalità tra Cina e Usa

Nonostante il 5G non sia ancora pienamente dispiegato a livello civile-industriale, le maggiori Potenze del globo stanno sperimentando la tecnologia successiva. Anche in ambito militare
Credit: Somchai Kongkamsri
Tempo di lettura 3 min lettura
12 ottobre 2022 Aggiornato alle 21:00

La tecnologia 5G riguardante le telecomunicazioni non è ancora pienamente dispiegata a livello civile-industriale, ma nelle maggiori Potenze del globo sono già stati avviati una serie di progetti riguardanti la tecnologia successiva, il 6G, che dovrebbe rappresentare un notevole salto evolutivo rispetto al passato, anche nell’ambito militare.

Soprattutto questo ambito è al centro di una forte rivalità fra Cina e Usa che hanno avviato ingenti investimenti per usarlo in campo militare, in modo da conseguire una netta supremazia nei prossimi decenni.

Il regime di Pechino da tempo sta sviluppando un comando centralizzato con cui gestire il coordinamento dei vari apparati militari, mentre gli Stati Uniti invece hanno preferito una struttura più flessibile, con ampia libertà per i comandi inferiori in modo da permettergli di prendere decisioni in autonomia durante le fasi critiche.

Secondo un rapporto dell’International Institute of Strategic Studies la tecnologia 6G avrà un enorme potenziale nel campo dei missili ipersonici, con anche miglioramenti nella sorveglianza dello spazio aereo, nella capacità di rilevazione delle forze avversarie e una maggiore sicurezza nelle comunicazioni con le proprie truppe. La suddetta tecnologia verrà combinata con lo sviluppo avanzato delle intelligenze artificiali, in modo da analizzare i dati a un livello mai raggiunto prima grazie alla velocità del 6G. Infatti a inizio anno l’ambasciatore cinese presso l’Asean Deng Xijun ha comunicato che «la Cina ha stabilito il record mondiale di velocità 6G, da 10 a 20 volte più veloce del 5G».

Se da una parte la Cina può contare su una struttura più ampia e maggiori investimenti nel corso del tempo, dall’altra parte gli Stati Uniti, seppure in ritardo, stanno accelerando i progressi nel settore contando sul supporto di vari alleati. In particolare la Corea del Sud che attraverso la multinazionale Samsung può vantare una quantità di brevetti nettamente superiore ai rivali industriali, specialmente quelli cinesi, nonostante la società Huawei stia compiendo notevoli avanzamenti.

Il Dipartimento della difesa americano ha annunciato nel mese di agosto ulteriori investimenti nell’ambito del progetto Innovate Beyond 5G (Ib5G) : «Il Dipartimento ha un interesse vitale nel far progredire le tecnologie wireless 5G-to-NextG e le dimostrazioni concettuali. Questi sforzi rappresentano i nostri continui investimenti in ricerca e sviluppo attraverso la collaborazione del settore pubblico e privato per i fattori critici della tecnologia “Beyond 5G”, necessari per realizzare operazioni di rete ad alte prestazioni, sicure e resilienti per il futuro combattente», ha dichiarato Sumit Roy, direttore del programma Ib5G.

Seppure non avendo al momento le società e le infrastrutture delle due maggiori Potenze mondiali, in questa gara tecnologica l’Europa sta incrementando i suoi investimenti. In particolare la Germania attraverso la società IT Deutsche Telekom: «La collaborativa ricerca iniziale è fondamentale per preparare il terreno alla sesta generazione delle tecnologie di comunicazione,» ha affermato Alex Jinsung Choi, capo del T-Labs presso la Deutsche Telekom

Leggi anche
Futuro
di Maria Michela D'Alessandro 3 min lettura