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Assalto al Congresso: al via il processo agli Oath Keepers

A Washington è iniziato il procedimento a Stewart Rhodes e altri membri della milizia di estrema destra accusati di sedizione per aver organizzato l’assalto al Campidoglio il 6 gennaio 2021
Credit: EPA/JIM LO SCALZO
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4 ottobre 2022 Aggiornato alle 12:45

È iniziato il processo più significativo sugli attacchi del 6 gennaio al Campidoglio di Washington. Il leader della milizia di estrema destra “Oath Keepers”, Stewart Rhodes, e altri quattro membri del gruppo sono accusati di sedizione per aver organizzato l’assalto al Congresso trasportando armi, equipaggiamento e materiale esplosivo, creando delle “forze di reazione rapida” alla periferia della capitale per essere pronti “a rispondere alla chiamata alle armi di Rhodes”.

Lunedì 3 ottobre i procuratori federali hanno avviato il processo contro Rhodes - ex collaboratore di Ron Paul, deputato libertarian, che nel 2019 ha fondato la milizia, popolare tra membri delle forze dell’ordine e veterani, per essere pronti a quello che viene descritto come un “inevitabile conflitto con il tirannico governo federale” - e i suoi quattro “luogotenenti” Thomas Caldwell, Kenneth Harrelson, Kelly Meggs e Jessica Watkins. A febbraio ci sarà il processo ad altri otto membri della milizia.

Rhodes - che non sarebbe mai entrato materialmente nel Congresso insieme alle centinaia di rivoltosi - si dichiara innocente, contestando un teorema accusatorio di un inesistente complotto sedizioso, e sostenendo che le armi erano state portate solo nel caso in cui Donald Trump avesse ordinato la mobilitazione delle milizie private di fronte a un’emergenza nazionale, invocando l‘insurrection Act del 1807, che l’ex presidente aveva minacciato di utilizzare durante le proteste del Black Lives Matter dell’estate 2020.

Allora gli Oath Keepers esortarono Trump a farlo contro “questa insurrezione marxista” e ancora, dopo la vittoria di Joe Biden, Rhodes era tornato a chiedere al presidente di fare ricorso alla legge che permette al presidente di mobilitare esercito e milizia, per rimanere al potere con la forza.

A differenza dell’altra milizia di estrema destra sotto processo sempre per sedizione, i Proud Boys, i membri degli Oath Keepers non sono accusati di aggressioni alle forze dell’ordine, ma contro di loro è mossa la pesante, e rara, accusa di complotto sedizioso, definito come un tentativo di due o più di “cospirare per rovesciare o distruggere con la forza il governo degli Stati Uniti o fargli guerra”. Se condannati rischiano fino a 20 anni di prigione.

Gli Oath Keepers hanno cercato “di fermare con qualsiasi mezzo il trasferimento legale del potere presidenziale, anche prendendo le armi contro il governo federale”, ha dichiarato oggi in apertura del processo, il procuratore federale, Jeffrey Nestler. Poi ha descritto Rhodes come un leader che ha “predicato ai suoi seguaci esortando a disobbedire gli ordini che lui definiva incostituzionali”.

Nel processo, che durerà 5 settimane, i procuratori intendo chiamare a testimoniare 40 persone, mostrare centinaia di ore di video e centinaia di registrazioni telefoniche. Cruciali le testimonianza dei tre membri degli Oath Keepers che si sono dichiarati colpevoli di sedizione ed hanno iniziato a collaborare con l’indagine.

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