Diritti

Iran: Alessia Piperno nel carcere di Evin

Come riporta Ansa, la trentenne romana sarebbe stata condotta nella prigione subito dopo il fermo, nel giorno del suo compleanno. La Farnesina è al lavoro per il rilascio
La trentenne Alessia Piperno in uno dei suoi viaggi all'estero
La trentenne Alessia Piperno in uno dei suoi viaggi all'estero Credit: Dal profilo instagram di Alessia Piperno
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
4 ottobre 2022 Aggiornato alle 21:40

Dopo quello di Mahsa Amini, la ventiduenne curda fermata dalla polizia morale per non aver indossato correttamente il velo e poi morta il 16 settembre in un carcere di Teheran, il volto di un’altra donna sta rimbalzando da un social all’altro: è di Alessia Piperno, trentenne romana arrestata nei giorni scorsi nella capitale iraniana. Come riporta l’Ansa, la ragazza si troverebbe nel carcere di Evin a Teheran, condotta lì subito dopo il fermo.

Era da mercoledì 28 settembre che i genitori non avevano sue notizie: anche l’ultimo accesso al cellulare riportava quella data. “Stamattina (domenica 2 ottobre, ndr) arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in una prigione. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno”, ha scritto Alberto Piperno su Facebook in un post rimosso poco dopo la pubblicazione.

Raggiunto dall’Ansa, il padre ha detto di essere molto preoccupato: «La situazione non va bene. Siamo in contatto con l’Unità di Crisi della Farnesina che ha attivato tutte le procedure del caso», ha spiegato all’agenzia di stampa. Nella serata di ieri, 3 ottobre, la Farnesina ha rilasciato un comunicato sulla vicenda: “L’Ambasciata d’Italia a Teheran, in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo la vicenda dell’arresto della cittadina italiana Alessia Piperno, avvenuto il 28 settembre scorso da parte delle forze di polizia iraniane. Mentre la Rappresentanza diplomatica a Teheran sta effettuando le opportune verifiche per far luce sulle motivazioni alla base del fermo della connazionale, i genitori della ragazza sono stati ricevuti quest’oggi alla Farnesina dal Direttore Generale per gli Italiani all’Estero, Luigi Maria Vignali”.

La pagina Instagram di Alessia Piperno conta migliaia di followers che stanno aumentando man mano che la notizia dell’arresto si diffonde. Si chiama Travel, adventure, freedom. Nella sua bio, la blogger si definisce una “viaggiatrice solitaria” e spiega di essere in viaggio dal 2016 e di lavorare da remoto. Il primo biglietto di sola andata, a soli 24 anni, era diretto in Australia: “Era un sogno che avevo nel cuore da quando ero bambina. Non ho trovato il coraggio per partire, l’ho semplicemente fatto perché volevo farlo”, raccontava nel 2021 al blog di viaggi Sognaesploracresci.com.

Poi è stata la volta di numerose mete, tra cui Marocco, Honduras, Messico, Islanda, Sri Lanka e Pakistan, dove sarebbe tornata a breve. Nel giorno del suo trentesimo compleanno aveva scritto su Instagram: “Ho un sogno pronto nella testa e nel cuore. Ricostruire un villaggio in Pakistan”. Un amico - che vuole rimanere anonimo - ha spiegato alla Svolta che si sarebbero dovuto vedere dal vivo proprio in Pakistan «per provare a fare qualcosa dopo la terribile alluvione che ha colpito il Paese. Lei era in Iran semplicemente per scoprire un Paese da cui era affascinata».

Tre giorni fa l’ong Amnesty International aveva denunciato l’arresto di 9 cittadini stranieri a seguito delle manifestazioni di protesta iniziate in Iran dopo la morte di Mahsa Amini perché sospettati di essere “agenti di organizzazioni di spionaggio straniere”. Il ministero degli Esteri italiano starebbe verificando se uno o più cittadini italiani siano stati fermati in quell’occasione. Intanto, una fonte Ue ha spiegato all’Agi di essere disponibile a sostenere gli sforzi della Farnesina per ottenere la sua liberazione, anche se «la responsabilità primaria dell’assistenza consolare all’estero spetta al Paese del cittadino in questione».

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