Ambiente

Le barriere coralline, alleate contro gli uragani

Il passaggio di Ian ha devastato la Florida, distruggendo dighe e argini costruiti per proteggere le coste. Che anche i reef sono in grado di tutelare
Credit: Coral Restoration Foundation
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
2 ottobre 2022 Aggiornato alle 20:00

L’uragano Ian ha lasciato dietro di sé una scia di distruzione: almeno 15 morti, 2,6 milioni di residenti senza corrente elettrica, abitazioni devastate. Potrebbe essere il più letale nella storia della Florida, lo Stato del sud-est degli Usa che si tuffa nell’Oceano Atlantico. Per anni, per tentare di difendersi dalla furia degli uragani e dalle inondazioni, sono state costruite strutture come argini e dighe. Ma converrebbe pensare a una soluzione più economica e sostenibile: ripristinare le barriere coralline.

Si tratta di quelle formazioni sottomarine di banco corallino, che costituiscono una cintura lungo le coste continentali e insulari dei mari tropicali. La più nota è la Grande Barriera Corallina, che si estende per 2000 km al largo della costa orientale dell’Australia.

Il sito web giornalistico Vox, di proprietà di Vox Media, spiega che le barriere coralline, così come le foreste di mangrovie, potrebbero aiutare a smorzare o “spezzare” le onde che allagano case e uffici vicino alla costa, fungendo da frangiflutti naturali, riducendo la loro energia in media del 97%. Se solo inquinamento e cambiamento climatico non le stessero decimando: secondo uno studio pubblicato sulla rivista One Earth, la loro capacità di fornire servizi ecosistemici (dall’inglese ecosystem services, indicano i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano) si è dimezzata dagli anni ‘50. Secondo gli scienziati, per proteggere le città costiere sarebbe necessario occuparci anche delle barriere coralline.

La Florida è sede della terza barriera corallina più grande del mondo, la Florida Reef Tract, come spiega il Museo di storia naturale dello Stato. Secondo un’analisi dell’Istituto Geologico degli Stati Uniti, le barriere coralline americane aiutano a salvaguardare le case di oltre 18.000 persone, oltre a scongiurare 1,8 miliardi di dollari di danni causati dalle inondazioni ogni anno. In Florida proteggono più di 5.600 abitanti e prevengono danni per 675 milioni di dollari.

Le strutture progettate per impedire o limitare le inondazioni costiere valgono milioni di dollari: secondo l’Istituto Geologico degli Stati Uniti, la spesa media per queste costruzioni è di 500 milioni di dollari all’anno, ma ci sono stati periodi più costosi degli altri. Nel 2018, per esempio, sono stati raggiunti i 15 miliardi di dollari.

Per dare un’idea di quanto poco venga speso per la conservazione e il ripristino dell’habitat, Mission: Iconic Reefs, il più grande progetto dello Stato per ripristinare parte del Florida Reef Tract, ha ricevuto solo circa 5 milioni di dollari in finanziamenti federali.

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