Bambini

Al Festival dei Popoli, largo ai bimbi

Dal 5 al 13 novembre Firenze ospiterà proiezioni e incontri dedicati al cinema documentario globale. Ma una grande sorpresa attende i più piccoli: ben 7 film tutti dedicati a loro
A river of loneliness.
A river of loneliness. Credit: Dal sito di Vida Dena, “My Paper Life”
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
1 ottobre 2022 Aggiornato alle 20:00

Dal 5 al 13 novembre a Firenze si svolgerà la 63° edizione del Festival dei Popoli. Una manifestazione - presieduta da Vittorio Iervese e con la direzione artistica di Alessandro Stellino - che offre una panoramica del cinema documentario mondiale in un programma accompagnato da numerosi ospiti internazionali e non solo.

Nel ciclo di incontri e proiezioni previsti – organizzati dal MiC - Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Sistema Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze, con il sostegno di Intesa San Paolo, Publiacqua, Unicoop Firenze, Mymovies.it – ci sarà una sezione interamente dedicata ai più piccoli, che presenta ben 7 titoli.

Tra i tanti eventi attesi, l’anteprima italiana di Girl Gang, dopo quella mondiale a Copenaghen: la storia di un’amicizia virtuale grazie ai social, diretto da Susanne Regine Meures.

La sezione per le famiglie e i più giovani, a cura di Sandra Binazzi e Irene Lucchesi, vuole fornire degli spunti di riflessione interessanti per i ragazzi nel loro percorso di crescita grazie alla scoperta del genere documentario, attraverso cui conoscere il mondo e le sfide del futuro.

L’esordio della regista Vida Dena My Paper Life (Belgio, Francia, Iran, 2022), invece, usa i colori per raccontare il faticoso viaggio di una famiglia siriana in fuga dalla guerra per arrivare nel cuore dell’Europa, a Bruxelles: la cinepresa si focalizza su Hala e Rima, le due giovani figlie che nei loro disegni rappresentano il viaggio pieno di pericoli intrapreso alla ricerca di una ordinaria libertà e la necessità di crescere felici.

Ma, anche One in a Million di Joya Thome (Germania, 2022), documentario di formazione che esplora il complicato rapporto tra generazioni: il successo e la solitudine, il coming out e il coraggio di essere sé stessi. Lo fa con la storia di 2 ragazze e della loro amicizia virtuale: Whitney Bjerken, americana della Georgia, è una YouTuber di fama mondiale e una cantautrice di successo; la sensibile Yara di Neumünster, del nord della Germania, è invece la sua più grande fan. Seppur lontane, in continenti diversi, le unisce la passione comune per la ginnastica e i social media ne facilitano la comunicazione.

Un film da non perdere è poi Shadow Game, di Eefje Blankevoort ed Els van Driel (Olanda, 2021) racconto corale che mostra il lato d’ombra dell’Europa e delle sue politiche di asilo. Il film è un mosaico di vite, speranze, disavventure, delusioni che i giovanissimi protagonisti devono affrontare per arrivare in Europa, tentando di attraversare il confine a piedi.

Al programma in sala si affianca una serie di cortometraggi interamente dedicata alle scuole: Seahorse di Nele Dehnenkamp (Germania, 2020), che affronta il passato burrascoso della giovane Hanan, fuggita con la sua famiglia su un gommone, attraversa il Mar Mediterraneo senza saper nuotare. Arrivata in Germania, vuole imparare a farlo: il corso di nuoto rappresenterà un modo per superare il trauma del viaggio.

In sala anche per la prima volta in Italia il corto 19.91 (Polonia, 2019) di Emilia Sniegoska, la storia dell’incontro tra la diciannovenne tedesca Jette e una polacca di 91 anni, la signora Zofia: durante il suo servizio annuale di volontariato a Varsavia, Jette fa regolarmente visita alla signora Zofia, che ha trascorso la sua adolescenza nei campi di concentramento di Auschwitz e Ravensbrück.

Infine More Than I Remember di Amy Bench (Cile, USA, 2022), sul viaggio della quattordicenne congolese Mugeni che raggiunge gli Stati Uniti per trovare il proprio posto nel mondo e iniziare una vita nuova. Un corto che offre un’esperienza intima e coinvolgente, costruita sui vuoti e sui pieni della voce di Mugeni, accompagnata da un’animazione dai colori caldi e dai tratti decisi che trasporta il pubblico in luoghi lontani.

La manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese, per la direzione artistica di Alessandro Stellino e quella organizzativa di Claudia Maci – presenterà il meglio del cinema documentario mondiale in un programma accompagnato da numerosi ospiti internazionali e nazionali che verrà annunciato integralmente in occasione della conferenza stampa fissata a Firenze per lunedì 24 ottobre.

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