Diritti

La Russia dichiara vittoria ai referendum “farsa”

Il 30 settembre il presidente Vladimir Putin potrebbe annunciare l’annessione delle quattro regioni corrispondenti al 15% del territorio ucraino. Condanna da parte della comunità internazionale
Kiev. Un manifestante getta vernice su uno striscione del canale televisivo NASH nella sua sede. I manifestanti vogliono la chiusura del canale televisivo, accusato di fare propaganda russa.
Kiev. Un manifestante getta vernice su uno striscione del canale televisivo NASH nella sua sede. I manifestanti vogliono la chiusura del canale televisivo, accusato di fare propaganda russa. Credit: Celestino Arce Lavin/ZUMA Press Wire
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
28 settembre 2022 Aggiornato alle 18:00

Putin è pronto ad annettere il 15% dell’Ucraina. Nella serata di martedì sono stati annunciati i risultati del referendum per l’annessione alla Federazione russa nelle quattro regioni dell’Ucraina controllate dall’esercito di Mosca che comprendono le repubbliche autoproclamate di Luhansk e Donetsk oltre alle zone occupate di Zaporizhzhia e Kherson.

L’agenzia di stampa statale russa Tass riferisce che l’annessione ha ottenuto il 99% dei voti favorevoli a Donetsk, il 98% a Luhansk, il 93% a Zaporizhzhia e l’87% a Kherson. Tass nota inoltre come «osservatori internazionali provenienti da Bulgaria, Bosnia ed Erzegovina, Germania, Serbia, Mozambico, Francia e Repubblica Centrafricana non hanno registrato alcuna violazione».

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito le consultazioni che hanno coinvolto circa 4 milioni di persone una «farsa». A ritenerli illegali anche la quasi totalità della comunità internazionale.

Stati Uniti e Albania hanno già presentato una risoluzione di condanna al Consiglio di sicurezza dell’Onu, che tuttavia non potrà essere approvata a causa del potere di veto della stessa Russia.

«C’è solo un modo per fermare tutto questo: il completo isolamento della Russia – ha dichiarato Zelensky in collegamento video alla riunione speciale del Consiglio – Questo Stato non può rimanere un membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con il diritto di veto se mantiene il mondo a un passo dal disastro radioattivo e allo stesso tempo continua a minacciare con le sue armi nucleari. La Russia dovrebbe essere esclusa da tutte le organizzazioni internazionali».

La Cina mantiene la linea diplomatica assunta finora, dichiarando di sostenere «ogni sforzo che porti a una soluzione pacifica della crisi» ma senza condannare apertamente la condotta della Russia. «Chiediamo alle parti in guerra in Ucraina di evitare che il conflitto si allarghi», ha concluso il ministro degli Esteri cinese Wang Yi.

Sostegno anche dall’Italia: «Caro Zelensky, sai che puoi contare sul nostro leale sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino», ha scritto su Twitter la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, premier in pectore dopo la vittoria della coalizione di centrodestra alle elezioni del 25 settembre.

Si prevede che il 30 settembre il presidente russo Vladimir Putin annuncerà l’annessione delle quattro regioni ucraine durante una sessione congiunta del parlamento.

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