Diritti

California: aggiungi un posto a tavola che c’è un maestro in più

Molti professori di Milpitas non possono permettersi appartamenti vicini alle proprie scuole a causa della crisi immobiliare californiana. La soluzione? Tutti a casa degli studenti
Credit: American Green Travel
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 6 min lettura
26 settembre 2022 Aggiornato alle 10:00

California”, nell’immaginario comune evoca spiagge da sogno, Hollywood e ville paradisiache. Soprattutto ville paradisiache: le case della California che siamo abituati a vedere attraverso film e serie tv hanno villette in piscina, cucine da rivista di arredamento e verdi giardini.

Come spesso accade, però, la realtà è decisamente meno rosea della fantasia: il Golden State, infatti, da anni vive una crisi immobiliare che ha reso quasi impossibile per molte persone trovare un alloggio, al punto che la maggior parte dei professori non può permettersi un appartamento vicino al luogo in cui insegna. Come risolvere il problema secondo la scuola? Pagandoli di più? Nemmeno per idea. La soluzione è chiedere alle famiglie di ospitare gli insegnanti dei loro figli in casa loro.

California: non si sogna più?

La crisi immobiliare californiana non è un fenomeno recente. Già nel 2017, gli affitti a San Francisco avevano superato New York ed erano ormai i più cari del Paese, e la situazione a Los Angeles, Oakland, San Jose e San Diego non era molto diversa. In questi cinque anni, la situazione è peggiorata al punto che il costo di una casa media californiana corrisponde ormai a quello di due case a Phoenix.

Parlare di crisi, però, non è del tutto corretto, e dovremmo piuttosto parlare di 3 crisi distinte ma sovrapposte. La prima, quella più sconvolgente, è quella dei 150.000 californiani senza casa che dormono nei rifugi o per strada, nonostante la California sia il più ricco dei 52 stati Usa e la quinta economia del mondo.

La seconda crisi degli alloggi è quella che riguarda poco più di 7 milioni di californiani, quelli che vivono in povertà a causa dei costi degli alloggi. Il 56% dei californiani a basso reddito, infatti, vedono più della metà del loro stipendio divorato dall’aumento degli affitti e a causa di pressioni e gentrificazione sono stati costretti a spostarsi in periferia, dove vivono in condizioni abitative sovraffollate e non sicure.

La terza crisi abitativa – quella a cui ci riferiamo quando si parla di questo tema – è invece quella che colpisce la generazione più giovane di californiani appartenenti alla classe media, che hanno un reddito più elevato. A causa dell’aumento del costo delle case (più che raddoppiato rispetto allo stipendio familiare dagli anni ‘80 a oggi), queste persone non possono permettersi di acquistare una casa, né di risparmiare per pagare l’acconto a causa del prezzo elevato degli affitti.

I motivi sono complessi, non del tutto identificabili con quelle che secondo il sentire comune sarebbero le cause della crisi, dal “tutti vogliono vivere qui” al “è colpa dei giganti del tech”. Certo, la rivoluzione digitale e il conseguente boom della Silicon Valley hanno avuto il loro peso, ma hanno solo accelerato un processo che era in atto già da tempo.

Il reddito medio della California è 75.277 dollari all’anno. Il valore medio delle case a San Francisco è 1,3 milioni. Non sorprende, quindi, che secondo il Census Bureau chi guadagna meno di 55.000 dollari all’anno scappi verso luoghi in cui gli immobili sono più sostenibili. A scappare, dicono i dati, sono soprattutto molti insegnanti che, a causa del caro immobili, non riescono più a vivere vicino al luogo di lavoro.

Se i professori scappano, chi rimarrà a insegnare?

Secondo il report Who will teach our children?, “se una famiglia sta pagando più del 30% del proprio reddito familiare per l’alloggio, è considerata oppressa dall’affitto o dai costi. Le famiglie gravate dall’affitto hanno molto meno reddito disponibile per le spese di base di cibo, trasporto e istruzione. Nella Bay Area, dove i prezzi degli affitti e delle case sono così alti, c’è una differenza significativa tra ciò che un percettore di reddito medio può permettersi e i costi abitativi. Questa differenza è nota come divario di accessibilità economica. Il 64% degli insegnanti del distretto scolastico unificato di San Francisco pagano più del 30% del loro reddito le spese abitative”.

Secondo uno studio del 2016 di Redfin, solo il 20% delle case in vendita nelle principali aree metropolitane degli Stati Uniti era accessibile con uno stipendio medio di un insegnante di $ 62.800, in calo rispetto al 34% nel 2012. In California, la situazione era ancora peggiore: solo il 17% delle case era accessibile con lo stipendio medio degli insegnanti statali (di circa $ 74.000, in calo del 30% rispetto al 2012). L’insegnante medio poteva permettersi lo 0,2% delle case a San Francisco e nessuna nella Silicon Valley, dove il prezzo medio di vendita di una casa era di $ 1,5 milioni a giugno.

La soluzione? “Prendeteveli in casa vostra”

Il distretto scolastico unificato di Milpitas, dove il prezzo medio delle case è appunto 1,3 milioni di euro, ha perso 10 insegnanti: 7 si sono trasferiti in comunità “più convenienti” e 3 hanno lasciato la California. 2 sondaggi, condotti dal distretto nel 2017 e nel 2021 avevano già mostrato che alcuni membri del personale facevano lunghi spostamenti e non avevano alloggi stabili.

Gli insegnanti di Milpitas guadagnano tra $ 67.000$ e $ 112.000 all’anno, a seconda delle loro credenziali ed esperienza, il che li colloca al di sotto del reddito familiare medio registrato dal censimento del 2020, pari a $ 137.000. Un monolocale a Milpitas ha una media di $ 2000 al mese, con 2 camere da letto il costo arriva fino a $ 3.000, secondo RentData.org.

«Abbiamo perso alcuni dipendenti che abbiamo cercato di reclutare perché una volta che vedono quanto costa vivere qui, determinano che semplicemente non è possibile», ha spiegato Cheryl Jordan, sovrintendente del distretto scolastico unificato di Milpitas alla NBC.

L’amministrazione scolastica, attraverso un Google Form, ha quindi chiesto ai genitori che hanno spazio libero all’interno delle loro case di affittare lo spazio agli insegnanti.

Aiutare chi non può permetterselo a trovare un alloggio è certamente un’iniziativa lodevole. Il punto, però, è che rischia di far perdere di vista il problema principale: gli stipendi degli insegnanti sono troppo bassi. Non solo riflettono quanto sia impegnativo il lavoro, ma non sono stati adeguati all’inflazione del Paese.

Un sondaggio Gallup del giugno 2022 ha indicato che gli insegnanti hanno il più alto livello di burnout, quasi la metà, tra le altre professioni. Non sorprende quindi che, secondo uno studio del National Center for Education Statistics, il 44% delle scuole pubbliche del Paese aveva posti vacanti per l’insegnamento.

Ospitare i professori dei propri figli, inoltre, non solo rischia di mettere in estremo imbarazzo gli alunni, ma solleva anche implicazioni etiche: alcuni distretti scolastici hanno regole sugli insegnanti che accettano regali superiori a un certo valore monetario da studenti e genitori. Quali linee guida dovrebbero essere in vigore per i genitori che forniscono alloggi agli insegnanti?

Report who will teach: https://static1.squarespace.com/static/5bc11e89d74562d7b5839f3f/t/5d5a9c57f708ac00019c8681/1566219366635/WhoTeachChildrenAug2019Final.pdf

Form: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd2hBmKScZa1ViKqNgnLCa8EGZ7qIq_GdHaZrRoOwyh74eTCA/viewform Gallup: https://nces.ed.gov/whatsnew/press_releases/3_3_2022.asp Redfin 2016 https://www.redfin.com/news/teacher-home-affordability/

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