Diritti

La Lega attacca ancora i corpi delle donne

Quanto è bello e rilassante imbufalirsi per cose così piccole e di poco conto, mentre là fuori ci fanno la guerra
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5 gennaio 2022 Aggiornato alle 07:53

Mentre scrivo, in tendenza su Twitter c’è “Geronimo Stilton” per motivi che non hanno niente a che vedere con il topo in questione e tutto con la tendenza della gente a prendersela per cose irrilevanti scritte da gente irrilevante. Io lo vedo e penso a quanto è bello e rilassante imbufalirsi per cose così piccole e di poco conto, mentre là fuori ci fanno la guerra.

Funziona così anche con i post di alcuni politici, e nello specifico quelli di Matteo Salvini, perennemente infarciti di strafalcioni o sparate per cui la gente si inalbera, e che diffonde, commenta, sfotte. E mentre siamo tutti così soavemente occupati, la Lega - guidata dallo stesso Matteo Salvini che fa postare gli strafalcioni - promuove una mozione tesa per criminalizzare il ricorso alla GPA, la “gestazione per altri”, volgarmente definita “utero in affitto” dai suoi detrattori. Una descrizione che la dice molto di come questi siano i primi a pensare alle donne come contenitori privi di volontà e coscienza, ma ci torniamo dopo.

La GPA come pratica è proibita in Italia, ma esiste già almeno una sentenza della Corte Costituzionale che di fatto legittima i cittadini italiani a farvi ricorso all’estero e invita il legislatore a modificare la disciplina in materia allo scopo di riconoscere il superiore interesse del minore e la conservazione del legame genitoriale. I paesi che autorizzano la gestazione per altri si comportano in modi molto diversi fra loro: alcuni, come il Regno Unito, hanno legalizzato solo la GPA altruistica, in cui la madre surrogata non viene pagata per portare a termine la gravidanza. Portogallo e Grecia la limitano, sempre in forma altruistica, alle donne o alle coppie con problemi di fertilità comprovati. Altri (come la Russia, cara a Salvini per motivi di affinità politica, e non solo) consentono anche la GPA commerciale, limitandola alle coppie eterosessuali, mentre Israele ha deciso da pochissimo di estendere il diritto a farvi ricorso a single, coppie omosessuali e persone trans.

Le leggi variano moltissimo di paese in paese, consentendo o vietando di volta in volta l’accesso ai cittadini stranieri. Di fatto, la surrogacy esiste ed è resa possibile dalla scienza medica: moltissime coppie vi fanno ricorso e moltissime stanno già allevando i figli generati in questo modo, ma il nostro paese ha scelto – almeno per ora – di non parlarne affatto. Il dibattito su questa pratica, i suoi risvolti psicologici e limiti etici e le possibilità che apre è inesistente, per lo più poco approfondito e improntato a un allarmismo svilente che taglia fuori dalla conversazione prima di tutto i soggetti interessati, vale a dire le donne che si offrono di portare a termine una gravidanza per altri, oltre alle coppie che scelgono di ricorrere a questa pratica per realizzare il proprio desiderio di diventare genitori.

La mozione della Lega per impegnare il governo a proibire a tappeto il ricorso alla GPA, criminalizzando i genitori – e per estensione, anche i bambini: che fine farebbero quelli già nati, o che sicuramente nasceranno? A quali livelli di clandestinità sarebbero spinte le coppie che possano ragionevolmente fingere di aver concepito in maniera “naturale”? Tutte domande per ora senza risposta – è una vera e propria violenza agita nel contesto di un vuoto normativo e con il sostegno ideologico di una parte minoritaria e sovra-rappresentata dei femminismi radicali. Non vincete niente se indovinate che quelle che si oppongono alla GPA in maniera assoluta e senza margini di discussione sono le stesse che difendono le uscite transfobiche di J.K. Rowling.

L’essenzialismo di genere (vale a dire l’idea che esistano solo due generi, e che questi siano strettamente legati all’apparato riproduttivo) è un tratto comune fra questa frangia dei femminismi e le ultradestre, ed è anche la matrice di questa opposizione. La funzione uterina, l’atto generativo, la maternità assumono un valore mistico e spirituale che viene assunto come base dell’identità femminile: non a caso alcune femministe radicali parlano della GPA in termini di “cancellazione della madre” da parte delle coppie di uomini, pure a fronte dei dati su chi vi farebbe ricorso, vale a dire in prevalenza coppie eterossessuali.

La mozione proposta dalla Lega si inserisce quindi nella sua lunga tradizione di attacchi (simbolici e non) alle persone LGBTQ+, ma è anche e soprattutto l’ennesimo assalto ai diritti riproduttivi e di autodeterminazione delle donne, che lungi dall’essere “uteri” che si “affittano” hanno una volontà propria, e possono voler disporre di sé stesse anche per essere madri surrogate. Un’aggressione che si allinea a quelle già portate avanti in altri paesi del mondo dove le ultradestre governano anche e soprattutto a colpi di limitazioni delle libertà individuali, da quelle delle persone LGBTQ+ a quelle delle donne, appunto. Limitazioni che stanno già mietendo vittime innocenti, come la trentenne polacca morta per un aborto negato. I nostri corpi sono nostri a prescindere, ed è ora di cominciare a parlarne in questi termini, in modo aperto, senza rifuggire il conflitto, e senza nascondersi dietro a mistificazioni e opposizioni per partito preso.