Ambiente

Piattaforma sulla finanza sostenibile, bye bye

5 ong ambientaliste hanno detto addio alla tavola rotonda incaricata di elaborare raccomandazioni tecniche per la Tassonomia dell’Ue. Il motivo: la decisione di inserire nucleare e gas tra le fonti di energia green
Credit: Lobachad
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22 settembre 2022 Aggiornato alle 06:30

Commissione europea addio. 5 associazioni ambientaliste, l’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), Birdlife Europe and Central Asia, Environmental Coalition on Standards (ECOS), Transport & Environment e il WWF European Policy Office, sbattono la porta e abbandonano le stanze della Piattaforma sulla finanza sostenibile, tavola rotonda che a Bruxelles è incaricata di elaborare raccomandazioni tecniche per la Tassonomia dell’Ue.

Ciò, a quanto emerge dalla lettera siglata dalle 5 Ong e inviata il 13 settembre al Commissario europeo Mairead McGuinness, dopo che a luglio il Parlamento europeo aveva espresso a colpi di maggioranza la volontà di inserire nella tassonomia Ue nucleare e gas tra le fonti di energia green.

Preso in prestito dalle scienze naturali, il termine “tassonomia” si riferisce in questo caso alla classificazione degli investimenti che l’Europa ritiene sostenibili dal punto di vista ambientale per divenire entro il 2050 una società a impatto climatico zero, come previsto dal Green Deal Europeo.

Ma affermare che gas e nucleare rientrano nella tassonomia green, contestano gli ambientalisti, significa aprire la strada alla costruzione di nuove centrali e di nuovi impianti estrattivi. Il che avrebbe effetti devastanti sul clima e sull’ambiente visto che il nucleare produce scorie per il cui smaltimento non è ancora stata trovata una soluzione valida, e che tra le varie fonti di energia, il gas fossile è già oggi in Europa quella col costo maggiore in termini di emissioni di gas serra.

Puntare su queste 2 fonti energetiche sarebbe insomma un controsenso; un po’ come risolvere il problema della fame nel mondo distribuendo agli indigenti patatine fritte e Coca-Cola: gli stomaci si riempiono, ma di tossine!

Secondo le 5 Ong, la Commissione ha interferito politicamente sull’operato del gruppo di esperti consulenti ignorando ripetutamente le loro raccomandazioni e senza fornire una giustificazione scientifica a supporto delle loro decisioni, come richiederebbe invece l’Art. 19 del regolamento sulla Tassonomia Eu. Ciò, accusano le Ong, con l’obiettivo evidente di voler favorire le lobby industriali per diversi settori critici a scapito della salute nostra e del nostro pianeta. (che poi è la stessa cosa).

La promozione di nucleare e gas a fonti energie green, concludono gli ex membri della Piattaforma sulla finanza sostenibile, ha gravemente danneggiato la credibilità della tassonomia Eu divenuta oggi un mero strumento di greenwashing istituzionale che sta avendo ripercussioni internazionali disastrose, dacché altri paesi si sentono stimolati a investire nella stessa direzione.

Anche in Italia per esempio si è tornati a parlare a gran voce di nucleare, nonostante il popolo si sia già espresso negativamente su questo tema in ben due referendum: uno nel 1987 e l’altro nel 2011. Vuoi vedere che non riuscendoci dall’interno i nostri politici stiano provando a trovare una sponda tra gli omologhi di Bruxelles?

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