Ambiente

Il Pianeta erediterà Patagonia

Yvon Chouinard, fondatore del popolare marchio di abbigliamento sportivo, ha deciso di donare la sua società, dal valore di 3 miliardi di dollari, a un’azienda no-profit per sostenere la causa ambientalista
Yvon Chouinard
Yvon Chouinard Credit: Jeff Johnson
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
15 settembre 2022 Aggiornato alle 19:00

Il fondatore del marchio di abbigliamento outdoor statunitense Patagonia, Yvon Chouinard, ha deciso di donare la sua società dal valore stimato di 3 miliardi di dollari a un’azienda no-profit per la salvaguardia del Pianeta. «La Terra è ora il nostro unico azionista», titola il comunicato con cui Chouinard ha annunciato la notizia.

La cessione prevede che le azioni con diritto di voto, corrispondenti al 2% delle azioni complessive, vengano trasferite al Patagonia Purpose Trust, un fondo creato ad hoc con lo scopo di tutelare i valori dell’azienda, mentre il restante 98% delle azioni è stato devoluto all’Holdfast Collective, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla lotta alla crisi ambientale e alla difesa della natura.

«Speriamo che questo influenzi una nuova forma di capitalismo che non finisca con pochi ricchi e un mucchio di poveri», ha dichiarato Chouinard in un’intervista rilasciata al New York Times. «Daremo via la massima quantità di denaro alle persone che stanno lavorando attivamente per salvare questo pianeta».

Chouinard era già noto per essere un imprenditore anticonformista devoto alla causa ambientalista. Fabbro autodidatta e alpinista esperto, il suo primo impegno per l’ambiente lo prende sabotando il suo stesso business come venditore di chiodi da arrampicata, che sostituisce con dadi in alluminio per evitare di crepare la montagna durante la scalata.

Lo farà ancora, in anni più recenti, quando durante il Black Friday del 2011 comprerà una pagina del New York Times per sensibilizzare le persone contro il consumismo attraverso una campagna di marketing anticonvenzionale: “Non comprate questa giacca”.

Nel 1973 a Ventura, in California, viene inaugurato il primo negozio di Patagonia, che a partire dagli anni ’80 intraprende una serie di azioni per migliorare il proprio impatto ambientale – materiali riciclati, cotone 100% organico, riparazione dell’abbigliamento usato – e nel 2012 diventa la prima benefit corporation californiana.

Per molto tempo il motto che riassumeva la mission del marchio, il cosiddetto “brand purpose”, è stato: “Costruire il miglior prodotto, non causare danni inutili, utilizzare il business per ispirare e implementare soluzioni alla crisi ambientale”. Nel 2018 Chouinard insieme alla ex ceo di Patagonia Rose Marcario decidono di cambiarlo in una formula più diretta che ha la brevità e l’efficacia di un payoff: “Siamo in affari per salvare il nostro pianeta natale”.

Nel 2022 Chouinard insieme al fondatore di Blue Ribbon Flies Craig Mathews ha fondato 1% for the Planet, un’organizzazione internazionale i cui membri contribuiscono con almeno l’1% delle loro vendite annuali alle cause ambientali.

«Anche se stiamo facendo del nostro meglio per affrontare la crisi ambientale, non è abbastanza – ha aggiunto Chouinard commentando la cessione della società –. Avevamo bisogno di trovare un modo per investire di più nella lotta alla crisi mantenendo intatti i valori dell’azienda».

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