Ambiente

Ue: fermiamo l’uccisione dei pulcini maschi

L’Italia ha già approvato lo stop. Ora tocca all’Europa intervenire, dove ogni anno ne vengono abbattuti 330 milioni
Credit: Ekaterina Bolovtsova/pexels
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3 settembre 2022 Aggiornato alle 06:30

Poche settimane fa la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva, con un voto decisivo per la storia delle leggi sul benessere animale in Italia, lo stop all’abbattimento dei pulcini maschi entro la fine del 2026.

Un passo storico e fondamentale in Italia per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare, che arriva dopo un lavoro di campagna iniziato da Animal Equality nel 2020 con il lancio di una una petizione firmata da oltre 100.000 cittadini italiani per chiedere a Governo e industria di porre fine alla strage terribile dei pulcini.

L’emendamento approvato prevede tempi di adeguamento alla normativa per l’aggiornamento delle procedure di lavoro e dello stato tecnologico delle imprese del settore dell’allevamento delle galline ovaiole, supportando d’altro lato l’introduzione e lo sviluppo di tecnologie e strumenti per il sessaggio degli embrioni in-ovo in grado di identificare il sesso del pulcino ancora prima della schiusa, anche attraverso politiche di incentivazione di tali tecnologie.

Non possiamo però fermarci a questo risultato, il problema infatti non interessa solo l’Italia, ma tutta Europa: nell’Unione europea ogni anno vengono uccisi 330 milioni di pulcini maschi di appena un giorno di vita, considerati scarti poiché non depongono uova e la loro carne non ha alcun valore economico per l’industria.

Ma questi animali non sono le uniche vittime dell’industria alimentare.

Nella produzione di foie gras decine di milioni di anatre femmine subiscono infatti la stessa sorte: il loro fegato, infatti, è meno “desiderabile” per la produzione di foie gras e di conseguenza i produttori allevano e alimentano a forza solo anatre di sesso maschile.

Animal Equality si è unita ad altre 18 ong europee per la protezione degli animali per chiedere di porre fine a queste uccisioni crudeli con una campagna che esorta i ministri dell’Agricoltura dell’Unione europea a sostenere il divieto di uccisione sistematica dei pulcini maschi nell’industria delle uova e degli anatroccoli femmina nell’industria del foie gras in tutta Europa.

In Italia chiediamo al Ministero delle politiche agricole di supportare questa campagna di civiltà su cui il Parlamento ha già preso un’importante posizione anche a livello europeo, raggiungendo il divieto di uccisione di pulcini maschi e anatroccoli femmine in tutti gli Stati membri.

Secondo un sondaggio condotto da L214, l’organizzazione francese promotrice di questa campagna, e YouGov 2022, il 78% dei cittadini italiani è favorevole al divieto di uccidere pulcini e anatroccoli e ritiene che dovrebbero essere introdotti metodi alternativi – tra cui a esempio la tecnologia in-ovo sexing – per evitare del tutto l’uccisione di questi animali.

Le crudeli morti di pulcini e anatroccoli sono attualmente consentite dalla legislazione europea, ma potrebbero essere vietate nell’ambito della sua revisione sul “benessere degli animali” allevati, prevista per il 2023-2025. Stella Kyriakides, Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, che ha competenza in materia, ha dichiarato che: «l’uccisione di un gran numero di pulcini di un giorno è, ovviamente, una questione etica».

La Commissione europea proporrà una nuova legislazione per regolamentare meglio le pratiche legate alla zootecnia, ma sarà il Consiglio dell’Ue a decidere sull’adozione della riforma. È quindi fondamentale che tutti i ministri dell’Agricoltura dei 27 Stati membri sostengano questa riforma per assicurarne l’adozione.

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