Ambiente

Il 2022 potrebbe iniziare molto male per l’ecosistema marino

In Australia l’arcipelago di Rowley Shoals, che ospita una delle barriere coralline più sane del mondo, rischia di essere danneggiato da test sismici alla ricerca di gas e petrolio
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3 gennaio 2022 Aggiornato alle 09:00

Gli ambientalisti sono sul piede di guerra: in Australia una delle barriere coralline più sane e meno danneggiate dall’uomo, Rowley Shoals, rischia grosso. Intorno all’arcipelago nell’Oceano Indiano, in cui vivono 96 specie marine protette (tra cui 25 varietà di balene e delfini, 6 di tartarughe marine e 10 di squali e razze), sarebbe in programma un progetto per la ricerca di petrolio e gas che potrebbe mettere in pericolo l’intero ecosistema marino della zona.

Una società di nome Seismic Searcher, con sede a Perth, nella costa occidentale australiana, vorrebbe infatti condurre test sismici alla ricerca di materie prime da estrarre su un’area di 8584 chilometri quadrati, non distante dall’area protetta di Rowley Shoals. Si tratta di un arcipelago disabitato dall’uomo, ma ricco di barriere coralline, che raggruppa tre atolli a circa 260 chilometri al largo della costa ovest dell’Australia.

I test in programma si svolgeranno a soli 4,4 chilometri dal confine del Mermaid Reef Marine Park e a quasi 12 chilometri dal Rowley Shoals Marine Park. Si tratta dei due parchi marini statali che al loro interno includono l’area protetta: il rischio è che i test sismici, che comportano l’invio di impulsi sonori, danneggino la vita sottomarina. Le onde necessarie per creare una mappa 3D di tutto ciò che si trova sotto la superficie, infatti, dovranno essere rilasciate per un periodo di prova di 70 giorni ogni 5-8 secondi. In termini di rumorosità, questi impulsi possono raggiungere i 250 decibel: in confronto, i più rumorosi fra i versi delle balene varia tra i 140 e i 190 decibel.

Secondo la scienziata e attivista Cat Dorey, responsabile della campagna a difesa parchi marini presso la Australian Marine Conservation Society, “I test sismici sono dannosi per la vita marina e hanno come esito la diffusione di petrolio e gas, una vera minaccia per l’ecosistema per il rilascio di troppa anidride carbonica”. Le aree marine protette sono vitali per salvaguardare la salute e la biodiversità degli oceani nel mondo: e anche l’inquinamento acustico, per quanto invisibile ai nostri occhi, mina la capacità di funzionamento di un ecosistema marino. A maggior ragione se la cosa si applica sull’unico che aveva dimostrato quanto le restrizioni alla pesca in tutto l’arcipelago avessero aiutato a proteggere le specie minacciate e la biodiversità: uno studio pubblicato a marzo 2021, infatti, aveva dimostrato come il mancato intervento dell’uomo avesse aumentato la varietà di pesci esistenti a tal punto da rendere Rowley Shoals una delle barriere coralline più sane e resistenti dell’Oceano Indiano.

È dal 2012 che gli ambientalisti lanciano l’allarme: varie compagnie petrolifere cercano da tempo di esplorare le acque intorno all’arcipelago per cercare riserve di gas. Stavolta i lavori della Seismic Searcher potrebbero iniziare già a gennaio 2022: fosse così, il nuovo anno partirebbe malissimo per l’ambiente.