Futuro

Cercasi casa vista Terra. Partenza (posticipata) con Artemis I

La missione ha come obiettivo quello di tornare - finalmente - sulla Luna per costruire un avamposto umano. Stavolta, però, senza equipaggio. Il lancio, previsto per oggi, è rimandato al 2 o 5 settembre
Il razzo Space Launch System con la navicella spaziale Orion a bordo del Kennedy Space Center della NASA in Florida
Il razzo Space Launch System con la navicella spaziale Orion a bordo del Kennedy Space Center della NASA in Florida Credit: NASA
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
29 agosto 2022 Aggiornato alle 13:45

Dopo mezzo secolo, il genere umano metterà di nuovo piede sulla Luna. Alle 14:30 di oggi era previsto il lancio di Artemis I, una missione di prova senza equipaggio. Un problema al motore numero 3 ha reso però necessario il rinvio al 2 o 5. settembre.

La missione rappresenta un primo passo importante per i partner del progetto, NASA e ESA (l’Agenzia spaziale europea), per riportare gli esseri umani sul satellite dopo la missione Apollo 17 del 1972.

L’obiettivo a lungo termine, infatti, è quello di costruire un insediamento umano sulla superficie lunare: si tratterebbe di un avamposto lungo la strada per Marte. Nel viaggio verso il pianeta rosso, diventerebbe possibile quindi possibile fare sosta sulla Luna.

Un punto di svolta per le missioni nello spazio, che nel corso degli ultimi decenni si sono evolute di parecchio. In primis per lo sviluppo tecnologico.

“All’inizio, le persone andranno sulla Luna solo per una settimana, ma le future missioni Artemis stabiliranno le persone lì per un mese o due. Alla fine verranno stabiliti insediamenti permanenti”, ha detto Juergen Schlutz, ingegnere aerospaziale dell’ESA.

Quello di oggi è il primo di 6 lanci, pianificati fino al 2028. A bordo della navicella Orion, nessun umano. Sarà più che altro un test per garantire nelle successive missioni la massima sicurezza degli astronauti. Secondo la tabella di marcia, nel 2025 dovrebbe allunare il primo equipaggio.

Il programma, chiamato Artemis, in onore della sorella gemella di Apollo, appunto la divinità lunare nella mitologia greca, è cominciato nel 2017 da una collaborazione tra NASA e ESA. La missione partirà dal Kennedy Space Center e durerà tra i 26 ei 42 giorni per poi tornare, precipitando nell’Oceano Pacifico.

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