Futuro

Dalla Francia al Brasile attraverso un ponte

In Sud America, una struttura imponente di 378 metri unisce lo stato brasiliano dell’Amapà e il dipartimento d’oltremare francese Guyana. Alle spalle, una storia lunga oltre 20 anni
L'inaugurazione del ponte tra Amapà e Guyana
L'inaugurazione del ponte tra Amapà e Guyana Credit: Jody Amiet/AFP
Tempo di lettura 3 min lettura
23 agosto 2022 Aggiornato alle 11:30

378 metri di cemento armato e precompresso per unire due continenti: l’Europa e l’America.

Stiamo parlando di un ponte che collega, almeno idealmente, la Francia e il Brasile. Si estende sul fiume Oyapock che ha la sua sorgente in Brasile, nella Serra di Tumucumaque e demarca il confine tra il dipartimento d’oltremare francese della Guyana e lo Stato brasiliano di Amapà.

Un progetto da 50 milioni di dollari, prolungatosi per oltre 20 anni e aperto al traffico solo nel 2017. Il valore simbolico dell’infrastruttura è evidente: un complesso imponente che conta 3 campate, 2 laterali di 66,5 metri e quella centrale di 245 metri, indispensabile per consentire il passaggio delle imbarcazioni, data la forza e l’impetuosità delle correnti e le dimensioni del letto del fiume.

Ad aver portato a termine il progetto è stato l’ingegnere italiano Mario de Miranda. Gli ostacoli nella costruzione sono stati molteplici, a partire dalla posizione, nel cuore della Foresta Amazzonica, in un luogo in cui la natura difficilmente si piega alle esigenze dell’essere umano.

La Guyana si colloca nella regione nord-orientale del Sud America in cui circa il 41% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, con un reddito giornaliero di 5,50 dollari.

L’idea di collegare la Guyana con il remoto, e altrettanto povero, stato di Amapá affonda le proprie radici negli anni ‘90, per trarre entrambi fuori dalla condizione di isolamento e degrado a cui erano abbandonati: sottosviluppati e privi di qualsiasi tipo di infrastruttura.

I padri fondatori del ponte furono due figure di rilievo dei partiti socialisti dei rispettivi Stati: Antoine Karam e João Capiberibe. Il loro impegno politico ha condotto all’accordo di cooperazione Guyana-Amapá, firmato del 1996, in cui, per la verità, ancora non si accennava a un effettivo ponte, ma piuttosto della costruzione di due strade, uno per collegare Saint Georges (la città della Guyana che si affaccia sull’Oyapock) con la capitale della Guyana, Cayenne, e uno per unire Oiapoque (la città brasiliana sull’altra sponda del fiume) con Macapá, la capitale dell’Amapá.

Sarebbero passati altri undici anni prima che potesse iniziare la costruzione del ponte, predisposta nel 2008 da Nicolas Sarkozy e Luiz Inácio Lula da Silva. I lavori terminarono tre anni dopo, nel 2011, ma la struttura venne inaugurata solo nel 2017, dopo una lunga serie di problemi e polemiche.

Nel 2014, infatti, i governi brasiliano e francese hanno raggiunto un accordo per consentire ai residenti di Oiapoque e Saint Georges di ottenere una carta di confine speciale per attraversare il ponte e rimanere dall’altra parte per 72 ore, ma solo nelle città di confine.

Nonostante i lavori non ancora completati al posto di blocco brasiliano e la piena reciprocità non ancora raggiunta, il ponte Oyapock è stato finalmente inaugurato il 18 marzo 2017 e aperto al traffico il 20 marzo. Insieme alle auto private, i pedoni possono attraversarlo per provare l’emozione di camminare dall’Europa al Brasile.

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