Futuro

Perché le giornate durano di più?

Secondo gli scienziati, questo allungamento, inaspettato, potrebbe avere un impatto negativo su dispositivi come il Gps e altre tecnologie che governano la nostra vita quotidiana
Credit: Bruno aguirr/Unsplash
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22 agosto 2022 Aggiornato alle 20:00

Non ve ne sarete resi conto, perché si tratta di qualcosa di impercettibile, ma la durata delle giornate sta aumentando, anche se a guardare i nostri smartphone le ore sembrerebbero sempre 24. E gli scienziati non sanno spiegarsi perché.

Questo allungamento imprevisto ha un impatto critico non solo sulla nostra misurazione del tempo, ma anche su dispositivi e tecnologie come il Gps, il sistema nato come tecnologia militare che serve a localizzare la posizione esatta di un luogo, di una persona o di un oggetto. Si basa sul Global Positioning System, il sistema di 31 satelliti artificiali di proprietà del governo statunitense.

Lo spiegano sul sito di informazione The conversation il direttore del Centro australiano di eccellenza in scienze antartiche dell’Università della Tasmania, Matt King, e Christopher Watson, un docente senior della Scuola di Geografia, Pianificazione e Scienze spaziali all’Università della Tasmania.

Ciò che determina la durata di un giorno (raramente equivale esattamente a 86.400 secondi) è la rotazione della Terra: negli ultimi decenni, spiegano i ricercatori, è accelerata, cosa che ha reso le nostre giornate più corte: infatti, nel giugno 2022 abbiamo stabilito il record del giorno più corto dell’ultimo mezzo secolo circa.

Ma, nonostante questo, King e Watson spiegano che dal 2020 in poi la costante accelerazione si è stranamente trasformata in un rallentamento: le giornate si stanno nuovamente allungando e il motivo non è noto. Variazioni simili si verificano in periodi di milioni di anni o quasi istantaneamente, e si tratta di qualcosa che può dipendere anche da terremoti e tempeste. Per esempio, il Grande Terremoto di Tōhoku del 2011 in Giappone, di magnitudo 8,9, potrebbe aver accelerato la rotazione terrestre di 1,8 microsecondi.

Nel corso di milioni di anni questo rallentamento è stato causato dagli effetti di attrito associati alle maree guidate dalla Luna, che aggiungono circa 2,3 millisecondi alla durata di ogni giorno ogni secolo. Alcuni miliardi di anni fa, infatti, le ore totali non erano 24, ma solo 19.

Poi c’è stato un processo che ha agito nella direzione opposta negli ultimi 20.000 anni, accelerando la rotazione della Terra: lo scioglimento delle calotte polari al termine dell’era glaciale, che ha accorciato il giorno di circa 0,6 millisecondi ogni secolo. Clima ed eventi meteorologici, inoltre, causano variazioni in entrambe le direzioni, così come le correnti oceaniche, la copertura nevosa e le precipitazioni stagionali.

Ma nonostante la Terra abbia raggiunto il suo giorno più corto il 29 giugno 2022, la traiettoria a lungo termine sembra essersi spostata dall’accorciamento all’allungamento dal 2020: un cambiamento senza precedenti negli ultimi 50 anni.

Alcuni scienziati pensano che la ragione potrebbe risiedere nei cambiamenti interni ai sistemi meteorologici, con eventi che si ripetono più che in passato, o un maggiore scioglimento delle calotte glaciali, anche se ormai seguono un tasso di scioglimento costante.

Molti hanno ipotizzato che sia legato a un fenomeno chiamato “oscillazione di Chandler”, una piccola deviazione dell’asse di rotazione della Terra con un periodo di circa 430 giorni. Anche le osservazioni dei radiotelescopi mostrano che l’oscillazione è diminuita negli ultimi anni. Ultima possibilità: non è cambiato nulla di specifico all’interno o intorno alla Terra, ma potrebbero essere gli effetti a lungo termine delle maree.

Se la Terra dovesse passare a giornate ancora più lunghe, potrebbe essere necessario inserire una micro variazione all’interno degli orologi, cosa ritenuta, per ora, improbabile. Per ora godiamoci i nostri millisecondi in più al giorno.

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