Culture

USA: il sorpasso dello streaming

Per la prima volta le piattaforme hanno superato le reti via cavo, conquistando il 34,8% del tempo passato davanti allo schermo. È la fine della tivù?
Credit: Simone Daino
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
21 agosto 2022 Aggiornato alle 13:00

Nel mese di luglio, secondo le rilevazioni della società di analisi dati Nielsen, le piattaforme streaming hanno battuto le reti via cavo negli Stati Uniti per la prima volta da quando sono nate, conquistando il 34,8% del tempo passato davanti al televisore. Con una crescita del 3,2% rispetto a giugno e del 22,6% su base annua.

Tra il rallentamento dei nuovi contenuti sulla televisione tradizionale e la riduzione della programmazione sportiva, lo streaming ha ottenuto la quota maggiore di visualizzazioni con una media di 190,9 miliardi di minuti di contenuti streaming a settimana.

Esclusa la settimana di Natale 2021, che ha regalato alle piattaforme il record di 183 miliardi di minuti visualizzati, quelle del mese scorso sono le settimane di streaming con il volume più alto mai registrato.

In testa Netflix con l’8% di share grazie alla stregoneria di Stranger Things 4 (18 miliardi di minuti), che ha registrato il più grande week-end di apertura di sempre per uno show televisivo in lingua inglese nonché la stagione in lingua inglese più vista su Netflix in un’unica settimana.

Ma ad arricchire il bottino è stata anche la combo di Virgin River e The Umbrella Academy (11 miliardi complessivi), l’action thriller dei fratelli Russo The Grey Man, interpretato da Ryan Gosling, e il film d’animazione Il mostro dei mari, che insieme hanno contribuito per oltre 5 miliardi di minuti.

Segue l’offerta di YouTube col 7,3% inclusa YouTube Tv, mentre il 3,6% di Hulu è a carico della seconda stagione di Only Murders in the Building, spassosa crime-comedy ideata da Steve Martin disponibile in Italia su Disney+, e della serie The Bear, da noi inedita, che si sono combinate per 3 miliardi di minuti visualizzati.

Al 3% Prime Video (Amazon) guidata dalla serie thriller con Chris Pratt The Terminal List e dai nuovi episodi di The Boys. Agli ultimi posti della classifica il servizio di casa Disney (1,8%) e Hbo Max (1%). Intanto a luglio la televisione tradizionale si è attestata al 34,4%, con una contrazione del 2% rispetto al mese precedente e dell’8,9% rispetto a luglio 2021.

«Guardando al futuro, lo streaming funziona ovunque. Tutti si stanno riversando. È la fine della Tv lineare nei prossimi 5, 10 anni», ha dichiarato il fondatore e ceo di Netflix Reed Hastings, e diversi osservatori sembrano essere d’accordo sul tramonto della televisione tradizionale.

I numeri riportati da Nielsen, inoltre, non monitorano lo streaming tramite dispositivo mobile o desktop ma solo quello via Tv, che secondo la società Conviva copre tuttavia una fetta ancora maggioritaria e nel primo trimestre del 2022 ha rappresentato il 77% di tutti i minuti trasmessi in streaming a livello globale.

«Alla fine, la visione lineare sembra diretta verso un mondo di programmazione “dal vivo” mentre quasi tutti gli altri generi sono serviti su richiesta», ha dichiarato l’analista Michael Nathanson.

Un giorno, forse, spariranno concetti come “canale” o “zapping”, e utilizzeremo la programmazione solo per guardare il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, i mondiali di calcio e Sanremo. Per qualcuno, se ci pensiamo bene, è già quasi così.

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