Città

Il termovalorizzatore di Roma e i suoi fratelli

Costerà 700 milioni di euro, avrà una capacità di 600.000 tonnellate annue e controllerà le emissioni che proverà in parte a recuperare. Ma è solo uno dei 5 impianti che promettono di cambiare il volto della Capitale
L'ex sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, riprende una foto pubblicata dall'eurodeputato M5S Ignazio Corrao, puntando il dito contro l'attuale sindaco, Roberto Gualtieri. Lo scatto, però, si riferisce al problema dei rifiuti a Palermo, non a Roma
L'ex sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, riprende una foto pubblicata dall'eurodeputato M5S Ignazio Corrao, puntando il dito contro l'attuale sindaco, Roberto Gualtieri. Lo scatto, però, si riferisce al problema dei rifiuti a Palermo, non a Roma Credit: Dire
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
21 agosto 2022 Aggiornato alle 20:00

Il termovalorizzatore di Roma, l’impianto per il trattamento dei rifiuti capitolini che prima di nascere ha già raccolto le ceneri del governo Draghi – caduto proprio sull’opposizione del Movimento 5 Stelle al suo via libera contenuto nel Decreto aiuti – ora si trova un passo più vicino alla sua effettiva realizzazione.

Il 12 agosto infatti, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in qualità di Commissario straordinario per il Giubileo 2025 ha firmato il decreto che dà avvio alla procedura per la Valutazione ambientale strategica (Vas) del Piano di gestione integrata dei rifiuti e del relativo Rapporto ambientale.

Dopo la pubblicazione dell’avviso in Gazzetta ufficiale iniziano la fase delle consultazioni pubbliche, durante la quale chiunque entro il 30 settembre potrà comunicare eventuali osservazioni e contributi tramite Pec all’indirizzo vaspianorifiutiroma@pec.cittametropolitanaroma.it.

Per quanto riguarda nello specifico il termovalorizzatore, il Piano prevede di realizzare un «impianto di trattamento termico dalla capacità di 600.000 tonnellate annue che tratterà sia i rifiuti indifferenziati che gli scarti della raccolta differenziata adottando tecnologia consolidata per il recupero energetico, e le migliori tecnologie disponibili per la riduzione e per il controllo delle emissioni in atmosfera».

Allo stesso tempo, fa sapere il Comune in una nota, «saranno gestite ceneri da combustione e si avvierà la sperimentazione per la cattura di anidride carbonica». L’investimento complessivo sarà di circa 700 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno ulteriori 150 milioni circa per la tecnologia di trattamento e riciclo degli scarti di lavorazione.

Ma il primo obiettivo del Piano è quello di migliorare la raccolta differenziata, portandola dal 45,2% attuale al 65% nel 2030 e al 70% nel 2035, e aumentare alo tempo stesso il tasso di riciclaggio (51,5% al 2030 e 54,9% al 2035 rispetto al 39,3% del 2019).

Attraverso accordi con i settori produttivi, campagne di comunicazione e centri di riuso, Gualtieri punta inoltre a ridurre la produzione di rifiuti dell’8,3% in otto anni, da 1,69 milioni di tonnellate l’anno a 1,55 nel 2030 e 1,52 nel 2035. Di fondamentale importanza, per raggiungere i target fissati, sarà il completamento della rete impiantistica.

Nelle aree di Rocca Cencia e Ponte Malnome verranno realizzati 2 impianti di selezione delle frazioni secche da raccolta differenziata (carta, cartone e plastica), mentre a Cesano e a Casal Selce saranno costruiti 2 impianti per la digestione anaerobica della frazione organica (produzione biometano per trasporti e di compost per agricoltura).

Ognuno dei quattro impianti, progettati da Ama e finanziati con i fondi del Pnrr, avrà una capacità di 100.000 tonnellate per un investimento complessivo pari a 161 milioni di euro. Il piano prevede inoltre uno stanziamento di 40 milioni per l’attivazione di 30 centri di raccolta, tra riqualificazione degli esistenti e nuovi centri, distribuiti nei diversi Municipi.

Soluzioni che insieme contribuiranno al drastico abbattimento della discarica, alla quale il Piano prevede che entro il 2035 saranno conferite 23mila tonnellate rispetto alle 500 mila attuali, appena il 3,2% sul totale dei rifiuti.

Prossima tappa il 30 settembre, quando come anticipato si concluderà la raccolta di osservazioni relative alla Vas, mentre per il 15 ottobre è prevista l’ordinanza di approvazione del piano. Contestualmente saranno pubblicate le procedure di gara, con manifestazioni d’interesse, per le società che vorranno candidarsi a realizzare il termovalorizzatore. Entro fine ottobre, infine, sarà definito il piano industriale Ama.

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