Bambini

La tivù ha perso un pezzo che si chiamava Piero Angela. E il nostro cuore pure

Sabato scorso è morto Piero Angela, che ha raccontato le scienze in televisione da quando erano piccoli i tuoi nonni. E che era un po’ il nonno di tutti e tutte noi
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20 agosto 2022 Aggiornato alle 09:00

Guarda la tua televisione. Non noti niente? Guarda meglio. Ha perso un pezzo. Non fuori: dentro. Da sabato scorso la tua TV e quella di tutti noi ha perso un pezzo, un pezzo grande a forma di signore gentile e pacato che si chiamava Piero Angela. Da allora, grandi e piccini, nonni e nipotini, siamo tutti un po’ persi, tutti un po’ mogi perché Piero Angela non c’è più.

Piero Angela era una di quelle persone che fanno parte delle cose che non cambiano mai e le ritrovi sempre, come i ghiaccioli d’estate e le caldarroste d’inverno; una di quelle cose che pensi che non moriranno mai. Però Piero Angela non era una cosa, era una persona, ed era una persona anziana, ed è morto.

Piero Angela devi averlo visto spesso, la sera su Rai1, in viaggio fra i pianeti, tuffato negli abissi o in equilibrio fra atomi e molecole. Il suo programma, che si chiama SuperQuark, è in TV da tanto tempo, da prima che nascessi tu. Ma prima di SuperQuark ce ne sono stati tanti altri. Piero Angela ha cominciato a parlare di scienza in televisione molti molti anni fa, quando le immagini in TV erano in bianco e nero e l’uomo partiva per la prima volta sulla Luna. Da allora e fino alla settimana scorsa, Piero Angela si è occupato di questo: parlare di scienza a tutte e tutti, in modo semplice e divertente.

Piero non era proprio uno studente modello; anzi, era un collezionista di votacci. Non era stupido, però. Sapere le cose gli piaceva un sacco, ma la scuola lo annoiava a morte. Non aveva tutti i torti: certi maestri e certe maestre sono proprio una noia! Fin da piccolo, Piero era convinto che le cose serie non devono essere dette per forza in modo serioso: si può essere leggeri e divertenti. E soprattutto, pensava che una cosa complessa può essere capita da tutti e da tutte.

Anzi, più una cosa è seria e importante, e più deve essere capita da tutti e da tutte. Noi viviamo nel mondo, su questo bel mondo tondo e tutto strano, allora tutto quello che succede nel mondo, che è casa nostra, ci riguarda, e dobbiamo capirlo. Perché è solo capendo una cosa per bene che possiamo reagire, fare scelte, prendere le cose in mano, cambiare e crescere.

Da quando i tuoi nonni avevano la tua età o poco più, Piero era dentro le televisioni, a raccontarci con pazienza, semplicità e simpatia le cose più incredibili. Sono nati i tuoi genitori e lui era sempre lì, allegro e cortese, nella televisione, che era diventata a colori ma era uno scatolone gigante che se ti avvicinavi ti faceva drizzare i capelli in testa. E fino a sabato scorso c’è stato anche per te, un po’ più anziano ma sempre allegro e cortese, nella televisione piatta piatta o sullo schermo del telefono.

Per un po’, grazie alla magia della televisione, Piero ci sarà ancora, perché aveva già registrato le puntate di SuperQuark che andranno in onda nelle prossime settimane. E poi, quando vorrai, potrai rivederlo grazie a internet. Oltre a scoprire i misteri delle galassie e il comportamento degli scimpanzé, potrai scoprire quanto è grande e forte una persona paziente e pacata, che non deve gridare per farsi ascoltare e non ha bisogno di usare paroloni fumosi per darsi delle arie.

La saggezza di Piero Angela era tutta lì, era la saggezza di un nonno, che è la saggezza vera. I nonni e le nonne sono così: magari non hanno studiato, ma siccome abitano nel mondo da tanto tempo, hanno capito come funziona la cosa più importante di tutte: le persone. E le prendono così come sono, con pazienza e allegria, come Piero Angela, cercando di dare il meglio di sé.

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