Ambiente

Le acque italiane sono “fuorilegge”

Allarme per le aree costiere e lacustri della Penisola: il 32% è inquinato da Enterococchi intestinali e Escherichia coli. Il bilancio di Legambiente sul nostro Paese è (ancora) in negativo
Credit: CDC
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18 agosto 2022 Aggiornato alle 07:00

Quasi un terzo delle nostre acque costiere e lacustri (32%) è inquinato o fortemente inquinato: è questo il triste bilancio di Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2022, le due campagne itineranti di Legambiente.

Oltre 200 volontari dell’associazione ambientalista, dal 20 giugno al 1° agosto hanno prelevato 387 campioni d’acqua da 18 regioni e 37 laghi italiani e li hanno sottoposti a analisi microbiologiche: di questi, ben 124 campioni sono risultati oltre i limiti di legge.

Nel dettaglio, la ricerca si è basata sull’analisi della concentrazione di parametri di tipo microbiologico, come Enterococchi intestinali e Escherichia coli, in campioni di acque costiere e lacustri italiane, con l’obiettivo di valutarne lo stato di salute.

A seguito delle analisi effettuate sui campioni prelevati in tutto il Paese, sono stati considerati come “inquinati” quelli in cui almeno uno dei due parametri superava il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti venivano superati per più del doppio del valore normativo.

I dati emersi non lasciano spazio a troppe considerazioni: le acque italiane sono malate e ‘’fuorilegge’’.

Il 31% dei punti campionati da Goletta Verde nei mari italiani (83 su 261), infatti, ha valori oltre i limiti di legge (un punto inquinato ogni 91 km di costa), così come il 55% delle foci campionate, di cui il 42% è risultato addirittura ‘’fortemente inquinato’’. Un campanello d’allarme di come una cattiva o assente depurazione sia la principale minaccia per la salute dei nostri mari.

Per quanto riguarda invece le acque lacustri, campionate da Goletta dei Laghi, sono il 33% i punti con risultati oltre i limiti di legge (per un totale di 42 prelievi su 126 eseguiti in 37 laghi e 11 regioni italiane). Fuori legge anche il 53% dei prelievi eseguiti presso foci, canali e punti critici (32 punti su 60).

È evidente come a risultare maggiormente compromessi siano i corsi d’acqua, inquinati da scarichi abusivi e non depurati, provenienti da impianti inadeguati o guasti.

«Il nostro viaggio itinerante dal Nord al Sud del Paese ci ha permesso di toccare con mano le criticità che minacciano la salute dei mari e dei laghi italiani. Tra queste, la mancata depurazione degli scarichi è una delle emergenze che dobbiamo affrontare in maniera strutturale – sottolinea il responsabile scientifico di Legambiente, Andrea Minutolo – Anche quest’anno la fotografia scattata attraverso il monitoraggio scientifico delle due campagne dimostra che le criticità dovute a una assente o cattiva depurazione sono ancora il tallone d’Achille delle nostre acque».

L’edizione 2022 di Goletta Verde e Goletta dei Laghi non si è fermata a un’analisi delle acque del Belpaese, ma è diventata momento di dibattito e discussione, toccando in più occasioni il tasto dolente della crisi climatica: dal tema della siccità alla necessità di una gestione equa, sostenibile e razionale della risorsa idrica di fronte alla scarsità d’acqua, sono stati numerosi gli eventi, le azioni e i momenti di confronto organizzati durante la campagna per ragionare su come agire per prevenire strutturalmente la carenza idrica che potrebbe manifestarsi in maniera sempre più serrata nei prossimi anni.

In occasione delle due campagne, poi, sono stati tanti i momenti di dibattito e informazione sulla transizione energetica, per uscire dalle fonti fossili e entrare definitivamente nell’era delle rinnovabili: fondamentale l’unione di innovazione e tecnologia insieme per contrastare la crisi climatica, ma anche quella sociale scatenata dal caro bollette e dai conflitti.

A bordo delle Golette, infine, non solo parole e riflessioni, ma anche progetti: con Goletta Verde è partito il progetto europeo LIFE Delfi, il cui obiettivo è ridurre le interazioni in mare tra delfini e pescatori grazie all’uso di dissuasori acustici di nuova generazione, evitando il ferimento dei cetacei e salvaguardando l’economia della pesca professionale; con Goletta dei Laghi, invece, il via al progetto europeo LIFE Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei bacini lacustri, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.

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