Diritti

Biden ci prova, ma l’aborto resta in pericolo

Il Presidente Usa ha firmato il secondo ordine esecutivo per proteggere nel Paese il diritto all’interruzione di gravidanza. Espandendo la copertura a chi cerca assistenza fuori dal proprio Stato
Joe Biden parla di un'operazione "di successo" antiterrorismo, che ha ucciso il capo di Al-Qaeda Ayman al-Zawahiri, il 1 agosto 2022.
Joe Biden parla di un'operazione "di successo" antiterrorismo, che ha ucciso il capo di Al-Qaeda Ayman al-Zawahiri, il 1 agosto 2022. Credit: Jim Watson / Pool via CNP
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
5 agosto 2022 Aggiornato alle 09:00

«Sono in gioco la salute e la vita delle donne»: mercoledì 3 agosto il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden ha usato queste parole per descrivere la situazione critica in cui riversa il Paese dopo il ribaltamento della sentenza Roe v. Wade.

Il giorno dopo che gli elettori del Kansas si sono espressi sul diritto all’aborto, tutelando le donne del Paese, Biden ha voluto firmare il secondo ordine esecutivo in tema di diritti all’aborto. I repubblicani «non hanno la più pallida idea del potere delle donne americane. Ieri sera in Kansas l’hanno scoperto», ha detto Biden prima di firmare.

Aiuterà le donne a viaggiare fuori dallo stato per abortire, garantirà che gli operatori sanitari rispettino la legge federale in modo che le donne non ritardino nell’ottenere cure e avanzerà la ricerca e la raccolta di dati «per valutare l’impatto che questa crisi di salute riproduttiva sta avendo sulla salute materna e su altre condizioni e risultati di salute», ha spiegato Biden.

L’ordine si è reso necessario perché, ha aggiunto il Presidente democratico, «le cure mediche di emergenza vengono negate alle donne che subiscono un aborto spontaneo, i medici sono incerti su cosa possono fare per provvedere ai loro pazienti e i farmacisti non sanno se possono compilare le prescrizioni come hanno sempre fatto».

Ha fatto riferimento anche al tragico caso di una bambina di 10 anni vittima di uno stupro e costretta a recarsi in un altro stato, fuori dall’Ohio, Stato in cui la pratica è vietata oltre le 6 settimane, senza eccezioni per stupro o incesto, per poter ricorrere all’aborto: i politici repubblicani e i media mainstream, come spiega l’editorialista Arwa Mahdawi sul quotidiano britannico Guardian, hanno messo in dubbio la storia, additandola come fake news. Anche dopo che un uomo di 27 anni è stato accusato di aver commesso il fatto.

Biden ha firmato l’ordine esecutivo durante la riunione inaugurale della Task Force sull’accesso all’assistenza sanitaria riproduttiva istituita a metà luglio dall’amministrazione: si tratta di un organo creato dal Dipartimento di Giustizia statunitense per vigilare sul rispetto delle leggi federali degli Usa.

Come spiega la Cnn, il provvedimento ordina al segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani Xavier Becerra di adottare tutte le azioni necessarie a garantire che gli operatori sanitari rispettino le leggi federali sulla non discriminazione, in modo che le donne ricevano le cure mediche necessarie senza indugio.

La procedura oggi è totalmente vietata in almeno 10 stati, e parzialmente vietata in altri 4. Il diritto all’aborto è in pericolo in circa metà del Paese, con le restrizioni che si fanno sempre più rigide, giorno dopo giorno.

Secondo l’ordine esecutivo firmato mercoledì, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani deve garantire alle donne che viaggiano attraverso i confini di stato in cerca di aborti l’accesso ai servizi sanitari, anche attraverso un’esenzione Medicaid, il programma federale sanitario che provvede a fornire aiuti agli individui e alle famiglie a basso reddito. Un alto funzionario ha spiegato alla Cnn che questo consentirebbe agli Stati di rinunciare a determinati requisiti nel fornire assistenza e aiutare le pazienti nella copertura di “determinati costi”.

Giusto il mese scorso un disegno di legge volto a garantire alle donne il diritto di viaggiare attraverso i confini di Stato per cercare di abortire non è passato al vaglio del Senato, con i voti dei repubblicani che hanno bloccato la misura. E continueranno a farlo con le altre misure volte a tutelare il diritto all’aborto.

Il primo ordine esecutivo firmato da Biden era volto a salvaguardare l’accesso alle cure per l’aborto, ai contraccettivi e a proteggere la privacy delle pazienti. Anche la task force faceva parte del provvedimento. Ma Biden rischia di essere oggetto di critiche per non aver fornito molti dettagli su come e quando i diritti di aborto saranno protetti.

Nonostante il suo impegno, infatti, il presidente non può intraprendere alcuna azione per ripristinare il diritto nazionale all’aborto: le sue opzioni per espandere l’accesso alla pratica rimangono limitate.

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