Ambiente

Germania: la crisi del gas è una doccia fredda

Diverse città tedesche stanno adottando politiche di austerità per fronteggiare il taglio delle forniture imposto dalla Russia. Hannover: stop acqua calda negli edifici pubblici
Credit: SHVETS production/pexels
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
29 luglio 2022 Aggiornato alle 21:00

Docce fredde nelle palestre e nelle piscine, niente più acqua calda negli edifici pubblici, fontane spente e musei e municipi al buio in fascia notturna. Il taglio delle forniture di gas russo ha indotto la città tedesca di Hannover a intervenire in modo drastico in vista dell’inverno.

Il sindaco Belit Onay ha spiegato che l’obiettivo è di ridurre i consumi di energia del 15% in previsione della «imminente mancanza di gas». Per questo l’amministrazione ha stabilito che il riscaldamento negli edifici pubblici sarà limitato al periodo tra ottobre a marzo, a eccezione degli asili nido.

Stretta anche sulle temperature, che per gli edifici comunali non potranno superare i 20 °C, mentre il tetto è fissato a 15 °C per palestre e palazzetti dello sport e in un intervallo compreso tra 10 e 15 °C per le aree di passaggio e i locali tecnici e di deposito.

Tra le misure adottate anche l’installazione di rilevatori di movimento al posto dell’illuminazione permanente in locali come servizi igienici, garage e corridoi e il divieto di condizionatori d’aria portatili, termoventilatori e radiatori.

La capitale della Bassa Sassonia non è l’unica città a essere corsa ai ripari. Berlino ha annunciato che a partire da agosto spegnerà l’illuminazione di 200 strutture inclusi monumenti ed edifici pubblici, mentre Augusta in Baviera ha valutato la possibilità di spegnere alcuni semafori stradali. Politiche di austerità previste anche a Monaco, Lipsia e Norimberga.

«Ho ulteriormente ridotto in modo significativo il mio tempo per fare la doccia», ha annunciato il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck. La vera doccia fredda, però, arriverà quando i contribuenti dovranno pagare bollette del gas più salate a causa della sovrattassa prevista dal governo per salvaguardare le aziende energetiche.

«Non possiamo ancora dire quanto costerà il gas a novembre, ma la notizia amara è che si tratta sicuramente di alcune centinaia di euro per famiglia», avverte Habeck, e alcune stime prevedono un costo per le famiglie fino a 500 euro in più all’anno. I cittadini tedeschi, intanto, stanno facendo scorta di legna in caso di emergenza.

La percentuale di riduzione prevista da Hannover è in linea con quella fissata dell’Ue. Martedì, infatti, i ministri dell’Energia dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulla riduzione volontaria della domanda di gas naturale del 15% tra il 1º agosto 2022 e il 31 marzo 2023, obiettivo che sarà adattato alla situazione particolare di ciascun Paese in virtù di una serie di parametri.

Secondo quanto affermato dal ministro ella Transizione Ecologica Roberto Cingolani, l’Italia è costretta a risparmiare solo il 7% rispetto alla media ponderata di gas annuale degli ultimi cinque anni.

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