Bambini

Manuale d’istruzioni per bimbə in vacanza

Al mare o in montagna, sì alle nuove avventure e no alle vecchie disavventure! Ora ti spiego come si fa
Credit: Illustrazione Rocco di Liso

Ogni estate sembra che ci siano dei profumi speciali che nelle altre stagioni non si sentono. L’odorino buono della pelle scaldata dal sole, tutta appiccicaticcia di anguria sbrodolata, il gusto salatino delle mani dopo aver fatto il bagno, che restano un po’ salate anche dopo il gelato. Sono buoni anche i sapori non buoni, perché quando i ricordi sono buoni, allora è buono tutto: l’odore dei braccioli, il profumo della crema solare e quello del costumino appena asciutto e pronto per un nuovo tuffo.

Si può voler vivere un’estate piena di avventure e, al tempo stesso, senza disavventure. Ché le cose belle - come il sole, l’acqua del mare, l’aria di montagna - possono dare un po’ di guai se non si sta attentə. Io allora ti do qualche consiglio e tu lo ripeti ai tuoi genitori, così da vivere una vacanza magica senza acciacchi e senza affanni. Una macedonia di bei ricordi.

Corri all’ombra

Il sole è magico: quando gli mostriamo i braccini e le gambine, lui ci dà in cambio una vitamina importantissima, la vitamina D, che ci fa diventare più forti. Ma se rimaniamo troppo tempo sotto il sole, la pelle si brucia e possono venire anche dei brutti nei cattivi. La luce del sole non è tutta uguale: di mattina e nel pomeriggio, è dolce e buona. In mezzo alla giornata, picchia duro e non perdona. Se non hai l’orologio, segui la regola dell’ombra. Se la tua ombra è più piccola di te, allora il sole è troppo forte: pussa via! Quando l’ombra si allunga e ti supera: via libera!

Viva la crema solare!

È importante mettere sempre tanta crema solare e rimetterla ogni 2 ore, perché dopo un po’ l’effetto “scudo magico” sparisce. Non ti spazientire! È bellissimo avere una scusa per farsi massaggiare. Le creme solari però hanno un problema che per ora non ha una vera soluzione: inquinano un sacco. Per proteggere la pelle dai nei cattivi, infatti, servono degli ingredienti che non fanno bene agli abitanti del mare. Per cercare di salvare tutti, la tua pelle e il mare, una soluzione c’è: i costumi e le tutine anti-raggi. Sono come una corazza super-leggera che ti protegge dal sole e non inquina il mare. Non dimenticare cappellino e occhiali da sole: sarai lə bambinə più stilosə del bagnasciuga!

Fare il bagno in compagnia

Quando vai in acqua, non entrare mai solə. Chiedi sempre a una persona grande di starti accanto. Sei sicuramente un pesciolino bravissimo ma per bersi un po’ troppa acqua basta un piccolo ribaltone, e in due si sta sempre più attenti. Questa regola vale pure per le piscine (sì, anche quelle basse basse) e la vasca da bagno.

Occhio poi alle meduse! Quando i tuoi genitori erano piccoli le meduse c’erano già ma ora sono sempre di più. Siccome la temperatura del mare si è alzata a causa dell’inquinamento, le meduse, che sono ghiotte di acque calde, si sono spostate dai paesi tropicali fin qua. Una medusa ti pizzica? Niente panico! Se un tentacolino dovesse rimanerti appiccicato addosso, chiedi ai grandi di toglierlo e fatti lavare con l’acqua salata. L’acqua dolce, l’alcol o il succo di limone non aiutano: fanno bruciare di più. Poi fatti mettere una cremina della farmacia e niente bendaggi, ché i bendaggi intrappolano il succo pruritino delle meduse. Concentrati fortissimo per non grattarti: passerà in fretta. Poi, doppia dose di crema solare per proteggere la bua!

Sì a pranzo e bagnetto: però stai attentə

Quando i tuoi genitori erano piccoli, si diceva che bisognava aspettare 3 ore prima di fare il bagno dopo aver mangiato, altrimenti erano guai grossi. Gli scienziati hanno studiato e studiato e hanno capito che non è esattamente così. Il guaio è altrove: quando si sta troppo tempo al sole e poi ci si tuffa nell’acqua fredda, il cambiamento brusco di temperatura può giocarci un bruttissimo scherzetto e farci stare male. Niente paura! Basta non tuffarsi ma entrare nell’acqua piano piano, bagnarsi via via le gambine, il pancino e i braccini per abituarsi alla temperatura dell’acqua.

Se è vero che non ti viene un colpo facendo il bagno dopo mangiato, è anche vero che si mangia a mezzogiorno, quando il sole è alto e la tua ombra piccolissima. E cosa abbiamo imparato? Che quando l’ombra è piccola, non bisogna stare al sole. Niente sole, niente mare. Approfitta per mangiare di gusto, fare un grosso pisolino all’ombra e riprendere le forze per i tuffi del pomeriggio.

E tra gli alti monti?

Se quest’estate vai in montagna, ricordati che il sole picchia duro dappertutto: cappellino, maglietta anti-raggi, crema solare e occhiali da sole. La classe non è acqua nemmeno tra gli stambecchi! Anche qui vale la regola di fare le cose piano piano, soprattutto se hai un fratellino o una sorellina piccolə piccolə. Non salire sopra i 2000 metri (ci sarà tempo per scalare l’Everest!) perché l’aria in altitudine cambia e servono dei polmoncini belli forti per respirare bene. E sali piano piano per abituarti ai cambiamenti. Sarà bellissimo vedere il mondo da lassù, allora tanto vale godersi il panorama senza dover scendere precipitosamente perché ci gira la testa!

Ricordati che essere cautə non vuol dire essere noiosə o fifonə: significa volersi bene. E che evitare le disavventure prevedibili non vuol dire rinunciare a sorprendenti avventure.

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