Ambiente

Spreco alimentare, abbiamo un problema!

Più abbiamo e più sprechiamo. I dati parlano chiaro, anche a Natale. Tra start-up e consigli, basterebbe seguire una regola aurea che fa bene alla linea, alle finanze e all’ambiente.
Tempo di lettura 2 min lettura
23 dicembre 2021 Aggiornato alle 11:06

Ogni anno gettiamo più di un terzo del cibo prodotto per i nostri palati. Secondo le stime del WWF questo spreco pesa 2 miliardi e mezzo di tonnellate. Cioè: nel mondo, ogni secondo, gettiamo un tir di alimenti, peso della carrozzeria compreso: 79 tonnellate, 79 tonnellate, 79 tonnellate. E via così, per sempre. Facciamo meglio a Natale? Nì, considerando che durante le festività natalizie secondo la piattaforma italiana di crowdfunding energetico Ener2Crowd, nel 2019 sono state sprecate circa 500.000 tonnellate di cibo solo in Italia. Circa 80 euro per famiglia.

Per arginare il problema, basterebbe seguire la regola aurea “osserva, annusa, assaggia” per evitare di acquistare più di quanto non ci serva e poi buttarlo nella spazzatura. Non solo. Oltre a smettere di acquistare in eccesso, dovremmo anche imparare a non farci ingannare dalle etichette. A Natale, ecco, potremmo semplicemente non esagerare: un piccolo consiglio che fa bene alla linea, alle finanze e all’ambiente.

Spesso prendiamo per scadute cose che non lo sono: il 10% dello spreco alimentare in Europa è attribuibile alla dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro”, che è diverso dal leggere da “Consumarsi entro”. Non sapere né la differenza tra le due né il loro significato è quindi parte della catena dello spreco che causa più di 22 milioni di tonnellate di CO2. In Italia la rivista Altroconsumo ha stimato che più della metà dei cittadini non è cosciente del gap temporale tra data di scadenza e il termine minimo di conservazione. Ovvero, detto in maniera semplice: non si è consapevoli che il cibo ha ancora vita, dopo quel “preferibilmente”.

Con questa consapevolezza - e con l’obiettivo di ridurre i rifiuti alimentari - è nata una specifica app: TooGoodToGo. Fondata in Danimarca nel 2015, la piattaforma mette in contatto ristoranti, bar e supermercati con i consumatori per combattere lo spreco di cibo, oltre che “educare” alla lettura dell’etichetta. In Italia conta 5 milioni di utenti e più di 19mila partner.