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Dieta sostenibile: i nostri consigli

Secondo la Fao, è un regime alimentare a basso impatto ambientale che contribuisce alla sicurezza nutrizionale. E a una vita sana per le generazioni presenti e future. Scopriamone caratteristiche e benefici
Credit: Anna Shvets
Tempo di lettura 7 min lettura
5 luglio 2023 Aggiornato alle 15:00

Seguire una dieta significa avere benefici sul nostro corpo ma anche sulla nostra mente. Adottando invece una dieta sostenibile si possono avere miglioramenti più ad ampio respiro, per noi e tutto il Pianeta. Per farlo, è necessario ragionare sulle abitudini alimentari di singoli e delle comunità, migliorare i metodi di produzione e ridurre gli sprechi alimentari. I ricercatori indicano come dieta sostenibile un modello alimentare a basso impatto ambientale, basato prevalentemente su alimenti di origine vegetale e povera di quelli di origine animale.

Per definizione della Fao, la dieta sostenibile è a basso impatto ambientale e contribuisce alla sicurezza alimentare e nutrizionale, nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono accettabili culturalmente, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane.

Caratteristiche e benefici

La dieta sostenibile, definita dagli esperti anche Planetary health diet, deve evidenziare il ruolo fondamentale che svolge l’alimentazione come collegamento tra lo stato di salute e la sostenibilità ambientale, due concetti che si devono integrare per trasformare il sistema agroalimentare.

Per capire quali sono le caratteristiche della dieta sostenibile e i loro benefici, bisogna guardare sicuramente all’impatto ambientale, riferito alle produzioni alimentari e tenerlo in considerazione per tutto il ciclo di vita: dalla coltivazione, alla raccolta, alla trasformazione, all’imballaggio, fino allo smaltimento finale del prodotto.

Il modello di dieta sostenibile ha quattro benefici: economia, salute, ambiente e società e cultura. E quindi previene forme di malnutrizione, sostiene il Pianeta e l’ambiente, si adatta al contesto socio-culturale e contribuisce al sostentamento dei produttori locali e previene le spese sanitarie per le malattie. Per far questo ci sono tre protagonisti che devono sostenere questo modello le istituzioni, i produttori e i consumatori.

Le istituzioni devono cercare di favorire l’adozione di diete sane e sostenibili a un numero sempre più elevato di persone e per questo dovrebbero: consentire ai consumatori di fare scelte alimentari più consapevoli attraverso l’utilizzo di campagne di sensibilizzazione, programmi di educazione alimentare sostenibile a partire dalla prima infanzia; realizzare e implementare politiche e programmi sensibili alla nutrizione; e implementare e migliorare le norme per il marketing alimentare, l’etichettatura e la pubblicità.

I consumatori da parte loro dovrebbero raggiungere una maggiore consapevolezza delle scelte alimentari, mirando a: aumentare il consumo di cereali integrali, frutta, verdura, legumi, e frutta oleosa; limitare il consumo di proteine animali; limitare il consumo di alimenti e bevande ricchi di zuccheri, grassi saturi e/o sale. Poi dovrebbero scegliere alimenti diversificati e tradizionali, per sostenere la biodiversità locale, riscoprire gli alimenti locali e di stagione; ridurre gli sprechi alimentari attraverso, una programmazione della lista della spesa, l’acquisto di produttori locali, la “cucina del recupero” e il consumo di porzioni moderate.

I produttori dovrebbero raggiungere la consapevolezza che ha il loro lavoro sull’impatto ambientale riorientando la produzione alimentare verso alimenti di origine vegetale come frutta, verdura, legumi e frutta oleosa; preferire la produzione locale di alimenti fonte di reddito per le comunità.

Importante poi gestire le risorse naturali in modo sostenibile ed efficiente, ridurre le perdite e gli sprechi alimentari lungo tutta la filiera, dal raccolto alla distribuzione e riformulare i livelli di grassi saturi, grassi trans, zuccheri aggiunti e sale nei prodotti. Ne far questo i produttori devono fornire ai consumatori informazioni trasparenti e di facile comprensione sulla qualità dei prodotti e sull’impatto nutrizionale e ambientale.

Alimentarsi in modo sostenibile

Seguire una dieta sostenibile quindi agevola noi come individui ma anche altri soggetti come istituzioni e produttori che devono aiutare a inserirla nel regime alimentare di tutti. Per seguire una dieta sostenibile ci sono alcuni precisi consigli su cosa fare per mangiare sostenibile, eccoli:

- Acquistare prodotti locali e di stagione. I benefici del km zero sono innegabili, meglio prodotti freschi e di stagione che sostengono l’economia locale che limitano le emissioni di CO2 riducendo i trasporti e i costi.

- Limitare il consumo di carne e scegliere bene il pesce. Secondo i principi della dieta mediterranea, vicina a quella dieta sostenibile, il menu deve avere poche volte alla settimana proteine animali. Per il pesce invece vanno preferite le specie locali anche se non sono le più valorizzate in commercio, a esempio il pesce azzurro.

- Evitare gli sprechi di cibo e preferire prodotti biologici e non troppo elaborati. Non è sostenibile che quasi un terzo del cibo acquistato venga buttato. Privilegiare il biologico, dove l’Italia primeggia in quanto a superfici coltivate, ma nel consumo si potrebbe fare meglio, per rispettare la natura, le risorse e tutelare la biodiversità. Evitare poi i cibi che contengono più di 5 ingredienti perché richiedono più risorse per essere prodotti e hanno solitamente un alto impatto ambiente.

- Ridurre gli imballaggi e gli sprechi ai fornelli. Vanno preferite le merci con meno imballaggi, perché questi si trasformano in rifiuti e dunque in un costo sociale. Oltre a non sprecare e riciclare il cibo, un buon uso dei fornelli aiuta a non sprecare risorse e soldi a livello individuale.

- Bere acqua del rubinetto. Non è detto che l’acqua in bottiglia sia migliore di quella del rubinetto e se tuteliamo le falde idriche possiamo avere ottima acqua in casa. Si può anche all’occorrenza pensare di depurare l’acqua domestica.

Quali sono gli alimenti sostenibili

Per seguire una dieta sostenibile serve sapere quindi quali sono gli alimenti sostenibili. Tra questi rientra tutto il cibo che è sano, nutriente e con un basso impatto ambientale in termini di utilizzo di suolo, risorse idriche impiegate ed emissioni di carbonio e azoto, come i prodotti locali e i prodotti a km 0.

Nel concreto ti consigliamo l’uso di alimenti sostenibili come cereali integrali, frutta, verdura di stagione, uova allevate a terra, noci, legumi e olio d’oliva.

Il consumo di questo tipo di cibi porta a una migliore salute e a un minor rischio di malattie ed è sostenibile anche per l’ambiente. Sembra chiaro invece che tra gli alimenti da evitare, che portano a una dieta non sostenibile, rientrano tutti i cibi venduti sotto costo, prodotti cioè che usano fertilizzanti erbicidi e pesticidi in grandi dosi. Sconsigliati anche ai prodotti esotici come banane, ananas, quinoa e avocado, che vengono fatti rientrare nelle cosiddette mode insostenibili per la lontananza della produzione e il costo dei trasporti impiegati.

Un esempio di dieta sostenibile

Sicuramente un esempio di dieta sostenibile è quello rappresentato dalla dieta mediterranea, definita dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. È possibile applicare con facilità i principi della dieta sostenibile e della dieta mediterranea nella vita di tutti i giorni. Ecco un menù esempio di dieta sostenibile:

A colazione caffè con zucchero bianco, latte e 5 biscotti, tre noci, una mela, acqua di rubinetto.

Spuntino della mattinata con yogurt magro. A pranzo spaghetti aglio olio e peperoncino, grana grattugiato, 2 bicchieri di acqua di rubinetto, insalata verde condita con olio extra vergine di oliva, petto di pollo al forno, pane tipo pugliese, dolce al cioccolato, arancia, caffè con zucchero bianco.

Spuntino del pomeriggio con tè al limone con zucchero bianco e biscotti e 1 pera. A cena passato di verdure con crostini di pane e conditi con olio extravergine di oliva, prosciutto cotto, patate lesse e condite con olio extravergine di oliva, 1 bicchiere di vino rosso, acqua di rubinetto. Post cena una tazza di tisana alla malva addolcita con miele.

Come dieta sostenibile non ci sono dei veri e propri dogmi e regole ferree, ma indicazioni da seguire per adottare uno stile di alimentazione più salutare per tutti.

Per chi vuole approfondire ci si può collegare a planet-based diets impact & action calculator per capire quanto inquina il proprio regime alimentare, che cosa mangiare di meno e che cosa di più, per seguire la vostra personale dieta sostenibile.

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