Diritti civili: la grande linea di demarcazione politica

In una grande confusione sulle ricette economiche, dove troverete più Stato e più soldi pubblici in tutti i programmi dei grandi partiti, la grande linea di demarcazione tra destra e sinistra resta quella dei diritti civili. E lo è a maggior ragione oggi, perché l’era del sovranismo ha spostato l’asse non solo in Italia, ma in molti grandi Paesi come dimostrano le decisioni della Corte Suprema americana, di nomina largamente repubblican-trumpiana.
Un misto tra fervente religiosità vera o di facciata, idee retrive sul corpo e sul ruolo delle donne, convinzioni antiquate sull’omosessualità e sull’identità di genere si stanno facendo strada nel corpo di una parte consistente dell’elettorato. O forse ci sono sempre state e la politica alla ricerca di consenso le cavalca, appellandosi a un’idea di senso comune o di usi e costumi del Paese che la storia ha dimostrato essere ampiamente modificabili in un tempo abbastanza ristretto.
Il matrimonio tra persone dello stesso sesso, per esempio, non ha distrutto la famiglia né in Spagna, né in Francia come paventavano all’epoca la Chiesa cattolica o alcuni pezzi del conservatorismo europeo. Il Partito Popolare di Madrid si oppose alla legge, tanto da portarla davanti all’equivalente della loro Corte Costituzionale. Ma fu sconfitto e poco tempo dopo potemmo assistere alla scena del premier Mariano Rajoy che - non senza polemiche - partecipava al matrimonio con un uomo del vicesegretario del suo partito, Javier Maroto.
Certo, fu più una resa che un’approvazione. Ma il mondo del centrodestra europeo di appena dieci anni fa era anche quello del premier britannico di allora, David Cameron, che di questo tipo di unione fu un acceso sostenitore (come lo fu l’uscente Boris Johnson da parlamentare). Su quel tema restano impresse a chi scrive le frasi che pronunciò all’assemblea dei Conservatori: «A tutti quelli che hanno delle riserve dico che ha a che fare con l’uguaglianza, ma anche con qualcos’altro: l’impegno. I Conservatori credono nei legami che ci uniscono; nel fatto che la società è più forte quando ci scambiamo delle promesse e ci supportiamo l’un l’altro. Non sostengo il matrimonio tra persone dello stesso sesso nonostante sia Conservatore. Lo sostengo proprio perché lo sono».
Quel centrodestra sembra sparito dalla scena