Ambiente

Le conseguenze del caldo

In Europa le temperature hanno toccato livelli record. L’impatto sulle vite delle persone è stato fortissimo, sia dal punto di vista della salute, sia del lavoro
Un uomo mentre si butta nel lago di Ginevra, Svizzera, lo scorso giugno
Un uomo mentre si butta nel lago di Ginevra, Svizzera, lo scorso giugno Credit: EPA/VALENTIN FLAURAUD
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26 luglio 2022 Aggiornato alle 09:00

Nelle ultime settimane l’Europa occidentale è stata investita da svariate ondate di calore, con rialzi delle temperature oltre i 40 gradi e molteplici record battuti. Una crisi climatica-ambientale che mostra segnali di netto peggioramento dando vita a fenomeni sempre più estremi e pericolosi, fra incendi, siccità e gli impatti sulla vita quotidiana delle persone.

Per il meteorologo Matthew Cappucci la situazione è sempre più drammatica: «Ora è una cosa che si verifica all’incirca una volta ogni 100-300 anni. Ma per la fine del secolo, grazie al cambiamento climatico causato dall’uomo, sarà ogni 10-15 anni. Le ondate di calore stanno peggiorando, diventando più lunghe, più pesanti, con un maggiore impatto sugli esseri umani».

Eventi del genere pongono enormi sfide per la salute dei cittadini e gli effetti delle ondate di calore sul corpo sono molto vari e pericolosi, in certi casi letali. Nell’estate del 2003, quando l’Europa venne investita da una fortissima anomalia, vi furono oltre 15.000 morti in Francia e circa 70.000 in Europa.

L’ondata di calore comporta differenti conseguenze negative, a partire dalla pelle che viene esposta eccessivamente ai raggi ultravioletti con rischi di cancro, mentre il corpo subisce una violenta disidratazione con impatto sugli organi e le cellule celebrali. Il cervello perde funzionalità, con alterazione delle funzioni cognitive e gravi mutamenti dell’umore, con anche aumenti di ansie, abuso di sostanze e suicidi. Il sistema cardio-respiratorio può andare in affanno generando una fatica corporea che diventa sempre più pesante, con rischi di nausea, svenimenti e collassi.

Più le temperature salgono e diventano persistenti, più la situazione diventa insostenibile per gli esseri umani. Nel 2021 il Canada venne investito da violentissime ondate di calore che in certe località portarono le temperature oltre i 49 gradi, costringendo le autorità ad aprire dei centri dotati di aria condizionata per aiutare i cittadini. «Faceva così caldo nella nostra casa, che abbiamo dovuto fare affidamento su i nostri amici per farci dare dei ventilatori. I miei figli sono stati male; piangevano tanto perché faceva troppo caldo» aveva raccontato la cittadina Ashley Vaughan di Vancouver.

In diverse parti del mondo dove ormai le temperature raggiungono livelli al limite dell’umano, come in certe regioni del Pakistan, i cittadini devono fronteggiare una nuova quotidianità fatta di tutta una serie di limiti che pregiudicano drasticamente le condizioni socio-economiche, con iniziative di adattamento che spesso non sono applicabili nei Paesi poveri.

In Europa molti iniziano a interrogarsi sulle possibili condizioni lavorative che potrebbero emergere a causa di queste persistenti ondate climatiche, specialmente di fronte a tragedie non più accettabili, come quella accaduta quest’anno in Italia dove un operaio è morto per il caldo. Piani di mitigazione e adattamento dovranno diventare prioritari per l’agenda politica, visto l’incedere della crisi climatica.

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