Futuro

Marte arriva sulla Terra

L’azienda aerospaziale italiana Leonardo sarà a capo del progetto Sample Transfer Arm, il braccio robotico che recupererà frammenti di suolo marziano per inviarli sul nostro Pianeta
Sample Transfer Arm
Sample Transfer Arm Credit: Leonardo/Maxon/GMV/ OHB Italia/ SAB Aerospace s.r.o
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22 luglio 2022 Aggiornato alle 21:00

L’Esa (Agenzia Spaziale Europea) ha firmato un contratto con Leonardo (l’azienda aerospaziale italiana) per progettare, produrre, integrare e testare il Sample Transfer Arm, un braccio robotico pensato e realizzato per raccogliere e “inviare” sulla Terra frammenti di suolo marziano custoditi dal Rover Perseverance.

La sua struttura misurerà circa due metri e mezzo e sarà pressoché identica a quella di un braccio umano, con un polso, un gomito e una mano, in grado di effettuare una grande quantità di movimenti (sono previsti ben 7 gradi di libertà). Avrà, inoltre, occhi e cervello per coordinare e gestire ogni azione nello spazio e migliaia di sensori che gli permetteranno di prendere le decisioni migliori al fine di compiere la sua missione, che avrà inizio con il lancio verso Marte fissato per il 2028.

Dopo l’atterraggio sul pianeta rosso, nel 2031, il braccio di Leonardo avrà il compito di recuperare le provette di suolo marziano raccolte nell’arco del decennio dal Rover Perseverance (già su Marte dal 2021) e inserirle nell’apposito contenitore del Mars Launch System, il primo razzo che compirà un viaggio interplanetario e consegnerà all’Earth Return Orbiter (Ero) dell’Esa il “tesoro inestimabile”.

L’arrivo previsto sulla Terra è per il 2033, quando le provette contenti suolo marziano verranno recuperate e analizzate dai migliori laboratori del mondo.

«Maneggiare i preziosi campioni marziani e prepararli per la consegna in uno straordinario viaggio da Marte alla Terra è un’impresa straordinaria», ha dichiarato David Parker, Direttore dell’esplorazione umana e robotica dell’ESA.

Un’ occasione senza precedenti che riempie di orgoglio l’azienda aerospaziale italiana Leonardo, a capo del progetto: «Siamo molto orgogliosi di poter contribuire al successo di Mars Sample Return, un programma molto ambizioso e frutto di un’importante collaborazione internazionale. Questo contratto conferma la nostra leadership nella robotica spaziale».

Intanto l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) non ha mai fatto mancare il suo appoggio al progetto, legittimando di fatto il ruolo di primo piano che l’Italia avrà nell’esplorazione di Marte. «Il Sample Transfer Arm sarà la mano che porterà la scienza planetaria a un nuovo livello», fanno sapere dall’ESA. E questa mano avrà anche una firma italiana.

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