Ambiente

Dalla Francia all’India in bici per la Terra

Una psicologa francese ha deciso di partire alla volta di un viaggio di 30.000 miglia in bicicletta, da Tolone a Coimbatore, per promuovere la salvaguardia del suolo
Credit: Alessandra Careto, Unsplah
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21 luglio 2022 Aggiornato alle 19:00

Dalla Francia all’India in bicicletta per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inaridimento del Pianeta e promuovere il movimento Conscious Planet - Save Soil fondato dal celebre yogi indiano Sadhguru.

Questo l’obiettivo di Nathalie Massé, 49 anni e psicologa infantile francese che il 21 giugno 2022 ha inforcato la sua due ruote da Tolone per percorrere 30.000 chilometri con meta Coimbatore. In questo momento l’intrepida ciclista ha raggiunto Ventimiglia e dopo aver attraversato l’Italia pedalerà alla volta di Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Kosovo, Macedonia, Bulgaria, Turchia, Iran, Pakistan per arrivare dopo circa 7 mesi in India.

Nel corso del suo singolare viaggio, Massé soggiornerà in fattorie e in altri luoghi di rilevanza ecologica, facendo affidamento su una catena di solidarietà che dal lancio del suo progetto si è generata spontaneamente attraverso il passaparola e i social media.

«Prendersi cura del nostro Pianeta – spiega – è di massima urgenza. Quando avrete messo le mani nella terra e ne avrete sentito il calore, la dolcezza e l’amore, comprenderete che fare qualcosa per lei significa agire anche per voi stessi e per il resto dell’umanità».

Una sfida personale, quella di Massé, che ha battezzato Wheels for Soil e che raccoglie idealmente il testimone del sopracitato Sadhguru, che il 21 giugno ha concluso uno straordinario pellegrinaggio di 100 giorni, che da Londra l’ha visto raggiungere l’India in moto, attraversando 27 Paesi, partecipare a oltre 600 conferenze e convegni sul degrado del suolo e siglare protocolli d’intesa con i governi più sensibili per portarne il contenuto organico al 3-6% (il minimo per coltivare cibo nutriente).

Se non cambiamo il modo in cui li gestiamo, ammonisce infatti l’Onu, oltre il 90 per cento dei terreni agricoli del pianeta potrebbe degradarsi entro il 2050. Una crisi globale drammatica che oltre a inasprire cambiamenti climatici e portare all’estinzione specie animali, produrrebbe un abbattimento delle fonti di sostentamento per la popolazione mondiale, dando corso a migrazioni di massa, crisi economiche e conflitti.

«Il movimento Salva il Suolo, lanciato da Sadhguru – ha commentato la ciclista – è una risposta formidabile alla spirale impazzita in cui il mondo è precipitato negli ultimi anni. Una risposta gioiosa, energica, essenziale, unitaria che supera le divisioni ideologiche e indica una rotta costruttiva per integrare questo messaggio a livello politico».

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