Ambiente

Largo aə manager della sostenibilità

Con la transizione energetica crescono i cosiddetti “green jobs”: i lavori svolti da professionistə del settore che affiancano le aziende per raggiungere obiettivi più puliti
L'ufficio di Solar Mosaic in Oakland, California, con un muro vivente di Habitat Horticulture
L'ufficio di Solar Mosaic in Oakland, California, con un muro vivente di Habitat Horticulture Credit: GARRY BELINSKI
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
19 luglio 2022 Aggiornato alle 17:00

Con il varo del Green Deal europeo, l’ambiziosa strategia che mira a compensare al 100% le emissioni di gas serra all’interno dell’Unione europea entro il 2050, anche l’Italia è chiamata a affrontare la sfida per raggiungere la neutralità climatica.

Ciò che si prospetta nei prossimi anni è una transizione verso un’economia pulita che avrà un considerevole impatto anche sul mercato del lavoro. Le aziende, infatti, necessitano sempre più di competenze “green”, anche in relazione all’adozione di nuove tecnologie nel campo della sostenibilità.

Secondo l’ultimo rapporto GreenItaly realizzato da Fondazione Symbola insieme a Unioncamere, in Italia le persone addette ai “green jobs” hanno superato i 3 milioni già nel 2018, ed entro il 2025 si stimano circa 1 milione di nuovə lavoratorə che dovranno essere formatə su competenze come l’efficienza energetica e la digitalizzazione.

Anche l’osservatorio di Seltis Hub, il centro di esperienze, competenze e opportunità per la ricerca e selezione di profili Middle & Top Management, ha evidenziato come negli ultimi 12 mesi si sia registrato un incremento del 41% nelle ricerche di posizioni lavorative che fanno riferimento al settore della sostenibilità.

Un dato destinato ad aumentare, come testimonia anche la ricerca del Censis commissionata da Assosomm (Associazione italiana delle agenzie per il lavoro) che ha evidenziato come nell’arco dei prossimi 4 anni potrebbero aprirsi 150mila nuovi posti di lavoro nel settore energia.

ə nuovə professionistə hanno biglietti da visita – realizzati con carta sostenibile, ça va sans dire – che lə presentano come “manager per le energie rinnovabili”, “geometra ambientale”, “tecnico ecologo”, “energy manager”, “manager per l’economia circolare”, “manager in Environmental, social, and corporate governance (Esg)”, “Green Lawyer”.

Si occupano, per esempio, della gestione e dell’analisi ambientale in contesti naturali, gestiscono l’ottimizzazione energetica per conto delle aziende, sono responsabili della direzione dei lavori edilizi in un’ottica di sostenibilità dei processi, curano il passaggio da un modello di business lineare a un modello di business circolare.

«Ci troviamo davanti a un trend di crescita sull’impatto del tema sostenibilità che a oggi coinvolge, per ovvi motivi, soprattutto il Nord Italia: ogni giorno vediamo le aziende impegnarsi nell’attivazione di nuovi progetti per i quali c’è una gran richiesta di professionisti esperti in materia - ha affermato Alexis Sottocorno, direttore generale di Seltis Hub - Tuttavia, come spesso accade davanti alle novità, ci troviamo a far fronte a una richiesta di competenze che allo stato attuale può essere solo in parte soddisfatta dal mercato».

«Dal nostro punto di vista - ha concluso - gli ambiti che verranno più sollecitati saranno quelli di ricerca e sviluppo (soprattutto in alcuni settori quali edilizia, logistica e trasporti, grande distribuzione organizzata e energia) ma anche marketing, comunicazione e, ovviamente, finanza».

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