Futuro

Google Cloud vuole una “nuvola” green

Nel suo primo Summit sulla sostenibilità, la compagnia di Mountain View ha proposto soluzioni per aziende e privati che intendono offrire strumenti semplificati per valutare il loro impatto sull’ambiente
Credit: Dal video Google Sustainability | Our most ambitious decade yet
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29 giugno 2022 Aggiornato alle 13:00

In occasione del primo Summit sulla sostenibilità organizzato da Google Cloud che si è tenuto il 28 giugno, la compagnia di Mountain View ha presentato una serie di soluzioni dedicate ad aziende e privati per valutare il loro impatto sull’ambiente.

La prima è aver esteso all’intera platea dei clienti l’accesso a Google Earth Engine, una tecnologia di monitoraggio ambientale nata nel 2010 che combina immagini satellitari e dati geospaziali, oltre 40 petabyte, per fornire informazioni sullo stato degli habitat e degli ecosistemi e sulla loro evoluzione nel tempo.

Google ha poi lanciato un progetto pilota che consentirà ai clienti Cloud di stabilire un punteggio di base per l’energia prodotta senza emissioni di carbonio (Cfe) e la propria impronta di carbonio “Scope 2”, ovvero le emissioni indirette associate all’acquisto di energia.

”È ormai nell’interesse di tutti comprendere come diventare più sostenibili e intraprendere azioni che abbiano un impatto significativo - ha dichiarato l’azienda - Basti pensare che quest’anno negli Stati Uniti la query di ricerca online ’come ridurre la mia impronta di carbonio’ è stata digitata come mai prima d’ora, e le ricerche per approfondire “cos’è il greenwashing” sono quintuplicate negli ultimi dieci anni”.

Annunciato anche il potenziamento della suite Carbon Sense, che fornisce una documentazione sulle emissioni di anidride carbonica associate all’utilizzo di Google Cloud. All’inizio del 2023 il servizio verrà allargato anche al pacchetto Google Workspace e consentirà di monitorare le emissioni associate a prodotti come Gmail, Meet e Docs.

Per i team IT, gli amministratori e i cloud architect, Cloud introduce inoltre la modalità low-carbon, che consente di limitare le risorse alle aree dell’infrastruttura con le minori emissioni di carbonio.

Infine Google rilascerà Cloud Ready for Sustainability, un programma rivolto ai partner dell’azienda che disporranno di nuovi strumenti, acquistabili online nell’apposito Marketplace Sustainability Hub, per supportare i clienti a raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.

“I partner con la designazione GCR-Sustainability offrono soluzioni che riducono le emissioni di carbonio, aumentano la sostenibilità delle catene del valore, aiutano le organizzazioni a elaborare i dati Esg (Environmental, social and corporate governance) o a identificare i rischi climatici”, si legge nel comunicato diffuso dall’azienda.

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