Economia

Una vita in vacanza

La pandemia e il fattore generazionale stanno cambiando le richieste dei lavoratori
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6 dicembre 2021 Aggiornato alle 10:00

Da cosa dipenda l’ondata di dimissioni che si registra negli Stati Uniti non è del tutto chiaro. In un mercato dinamico come quello può voler dire, in gran parte, che le persone stiano cercando posti di lavoro migliori o meglio pagati. Altrettanto è probabile che stia avvenendo in Italia, dove il pur affascinante racconto giornalistico delle persone che decidono di lasciare le loro sicurezze per una vita più a misura d’uomo sembra al momento pura aneddotica, legata a una manciata di casi. Questa narrazione però coglie un punto. Ciò che chiedono i lavoratori alle aziende sta cambiando rapidamente sulla scorta di due elementi: la pandemia e il fattore generazionale. Poco da dire sulla prima, perché ci siamo detti mille volte come abbia accelerato l’adozione delle tecnologie e costretto l’Italia a scoprire il lavoro da remoto, molto da dire sul secondo. La generazione Z concepisce il lavoro in un modo diverso, tende a dare più peso al tempo libero, allo smart working, alla conciliazione con i tempi di vita, ai valori che trasmette l’impresa in termini ambientali, di welfare, di politiche di genere. L’osservatorio sul capitale umano di Mercer (573 aziende medio grandi interpellate) mostra che la richiesta di lavoro a distanza e ferie aggiuntive sopravanza ormai quella dell’auto aziendale, status symbol fino a non più tardi di una decina di anni fa. Quando si racconta come questa generazione sia diversa dalla precedente, la reazione dei boomer - come li chiamerebbero loro - è feroce, con la risposta più gentile che si colloca nell’orbita di “questi ragazzi non hanno voglia di fare niente”. Invece ne hanno voglia, ma intendono farlo alle loro condizioni, per aziende delle quali condividono gli obiettivi. E c’è poco da lamentarsi, non solo perché è un fatto e coi fatti non si litiga, ma anche perché nell’economia di questo secolo il bene più prezioso è il talento delle persone. Attrarlo e mantenerlo è l’unica chiave per la sopravvivenza e il successo di qualsiasi azienda.