Futuro

Ti compro solo se mi fai ridere

ə italianə hanno voglia di felicità. Il 91% delle persone intervistate da Oracle sarebbe più propenso ad acquistare da un brand con sense of humor. Le aziende, però, vi fanno ricorso raramente
Credit: Autumn Goodman
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
17 giugno 2022 Aggiornato alle 21:00

Com’è quel detto? “Per conquistare una donna, devi farla ridere?”. Pare proprio che la strategia possa applicarsi anche al settore marketing, ma non solo per le donne.

La ricerca di Oracle “The Happiness Report” rivela che il 49% deə intervistatə in Italia dichiara di non provare una felicità effettiva da oltre due anni, mentre il 32% di non sapere o ricordare più cosa vuol dire sentirsi davvero felici. Percentuali di poco superiori alla media globale.

D’altronde, nell’annuale Rapporto sulla felicità del Sustainable Development Solutions Network delle Nazioni Unite, che analizza il livello di felicità percepito dagli individui di 146 Paesi, l’Italia si è aggiudicata il 31° posto, perdendo ben 6 posizioni rispetto alla precedente edizione, dietro all’Uruguay e davanti al Kosovo.

Lo studio di Oracle ha coinvolto, invece, oltre 12.000 consumatorə e manager aziendali di 14 Paesi - Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Italia, Giappone, Cina, Singapore, India, Australia, Messico, Brasile e Colombia - e ha riscontrato che le persone oggi più che mai ricercano un po’ di leggerezza e premiano i brand che puntano sull’umorismo. In questo modo, si fidelizzano più facilmente al marchio, lo promuovono attivamente e fanno acquisti ripetuti.

La metà deə intervistatə vorrebbe che il denaro potesse comprare la felicità. Darsi agli acquisti, infatti, pare essere un balsamo contro i malesseri e le frustrazioni della vita. Ben 9 persone su 10, inoltre, hanno ammesso di aver cercato un po’ di gratificazione nello shopping online. Ricevere il pacco a casa lə ha resə felici nel 47% dei casi, ma il 12% ha avuto difficoltà a ricordarsi quali acquisti avesse fatto online.

La certezza è che la maggior parte di noi abbia bisogno di sorridere. Tra le varie strategie marketing possibili, l’umorismo. Ma è un terreno considerato insidioso dalle aziende.

Eppure, il 91% deə italianə preferirebbe che i brand fossero spiritosi, il 72% sceglierebbe un marchio che adotta l’umorismo nella sua comunicazione ed oltre il 77% ne seguirebbe uno divertente sui canali social, ma solo nel 10% dei casi ə manager delle aziende hanno detto che il loro brand usa l’umorismo sui social.

Anche un oggetto mail simpatico spingerebbe il 71% deə utenti ad aprire il messaggio inviato da un brand, ma solo il 20% delle aziende sostiene di usare toni spiritosi nelle newsletter. Il 63% deə clienti troverebbe divertente che i chatbot e gli assistenti digitali avessero un po’ di senso dell’umorismo, ma solo nel 27% dei casi i brand inseriscono quest’opzione nei bot.

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