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Auto elettrica: quale acquistare?

Non ci sono dubbi: i veicoli elettrici si stanno dimostrando una soluzione sempre più vantaggiosa nel settore della mobilità. Qui, qualche consiglio utile se stai pensando di comprarne uno
La presentazione nazionale dell'auto elettrica Dacia Spring nel 2021 al Porto Electric Car Museum
La presentazione nazionale dell'auto elettrica Dacia Spring nel 2021 al Porto Electric Car Museum Credit: Atlantico Press via ZUMA Wire

Passare a un’auto elettrica oggi costa non meno di 22.850 euro. Un prezzo evidenziato dalla classifica delle dieci auto elettriche 2022 più economiche pubblicata da quotidianomotori.com, riferita al mese di giugno 2022. Si parla di modelli base, senza quindi gli accessori che di volta in volta si possono richiedere in concessionaria.

Le migliori auto elettriche: la Dacia Spring vince la sfida del prezzo

Il primo modello che sale in cima alla lista è la Dacia Spring, look da Suv e motorizzazione completamente elettrica. Un’autonomia fino a 230 chilometri su ciclo WLTP misto e 305 su ciclo urbano WLTP. Una quattro posti con il miglior volume di carico della categoria, bagagliaio da 290 litri e vano portaoggetti da 23,1 litri.

Al secondo posto c’è Renault Twingo, di poco superiore in termini di prezzo coi suoi 22.950 euro. Il design è lo stesso di sempre, la batteria da 22 kWh consente di avere un’autonomia che arriva fino a 190 chilometri (270 in ciclo urbano). Attivabile la modalità ECO grazie alla quale, limitando le accelerazioni e la velocità massima, l’autonomia sale a 225 km. L’econometro sul cruscotto permette di gestire i consumi energetici in tempo reale, controllando in qualunque momento se stai impiegando o recuperando l’energia.

Fino a 135 chilometri di autonomia dopo una ricarica di 40 minuti è quanto offre Smart EQ fortwo, in listino a 25.026 euro. Le specifiche parlano di un caricatore di bordo da 4,6 kW e di un consumo di corrente da 18,6 -17,1 kWh ogni 100 km, il tutto senza ovviamente emissioni di anidride carbonica. Tempo di ricarica a una normale presa di corrente domestica: meno di 6 ore. Grazie all’assistenza radar è possibile scegliere autonomamente il livello migliore di recupero dell’energia. Il modello è disponibile anche in diverse edizioni limitate.

L’ auto elettrica italiana

Il quarto posto è occupato dalla Volkswagen e-up!, tornata dopo due anni di stop alla produzione con un prezzo di 25.850 euro, un motore elettrico da 83 CV e una batteria da 36,8 kWh per una percorrenza da 258 km a ciclo WLTP.

La prima auto elettrica italiana in classifica è soltanto quinta ed è la Fiat 500 elettrica, acquistabile a 27.000 euro. Il design è quello classico della gamma, ma in versione elettrica, con un’autonomia di 180 chilometri orari. Ad aprile 2022 è risultata essere l’auto elettrica più venduta in Europa con oltre 5mila immatricolazioni.

Incentivi auto elettriche: dove si applicano?

La classifica non tiene conto anche di un altro fattore in termini di prezzo, ovvero di quelli che sono gli incentivi alla rottamazione recentemente decisi dal Governo. Attraverso tali incentivi, infatti, la Dacia Spring potrebbe scendere fino a 15.650 euro e la Fiat 500 elettrica a 22.000 euro.

Dal 25 maggio scorso è attiva la piattaforma attraverso la quale è possibile effettuare le prenotazioni per per le auto in vendita, ma i contratti sono già ritenuti validi dal 16 maggio, giorno in cui il Decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Il provvedimento prevede 650 milioni di incentivi l’anno per 2022, 2023 e 2024. Le regole indicano che le auto di categoria M1 (destinate al trasporto di persone, almeno 4 ruote, massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente) con emissioni comprese tra 0-135 g/km CO2, Euro 6 della fascia 0-20 g/km CO2 con prezzo di listino non superiore a 35mila euro iva esclusa (si parla dunque delle auto elettriche economiche riportate nella classifica di cui sopra) avranno uno sconto di 3mila euro senza rottamazione, 5mila con rottamazione.

Per la fascia 21-60 g/km con prezzo non superiore a 45mila, invece, il contributo è di 2.000 senza e 4.000 con rottamazione. Terza e ultima la fascia 61-135 g/km CO2 con prezzo di listino non superiore a 35.000 euro per la quale è previsto un contributo di 2.000 euro esclusivamente con rottamazione.

Ogni contributo è previsto per le persone fisiche, mentre alle persone giuridiche è riservata una quota del 5% delle risorse e, solo per le fasce 0-20 e 21-60 g/km CO2, se i veicoli sono impiegati in car sharing con finalità commerciali. Per auto, motocicli e ciclomotori è stabilito come requisito il mantenimento della proprietà del veicolo acquistato con l’incentivo in 12 mesi per la persona fisica e 24 per la giuridica. L’acquisto dovrà essere confermato entro 180 giorni dall’apertura della prenotazione sulla piattaforma.

Colonnine ricarica auto elettriche: cosa prevede la normativa sugli incentivi

Diverso il discorso per chi decide di acquistare una colonnina per la propria abitazione. Il governo ha infatti previsto per il 2022 e 2023 che le colonnine per auto elettriche costituiscano un intervento trainante del SuperEcobonus 110%. È possibile quindi ricevere la restituzione di quanto pagato al momento dell’acquisto tramite detrazioni dalle tasse in un quadriennio, oppure con sconto in fattura o infine con la cessione del credito (negli ultimi due casi va fatta richiesta all’impresa).

Ovviamente l’incentivo riguarda solo chi ha eseguito interventi riportabili nel SuperEcobonus, quindi una coibentazione termica per più del 25% delle superfici disperdenti dell’edificio o la sostituzione dell’impianto di riscaldamento, con miglioramento di due classi energetiche.

La normativa prevede dei massimali di spesa da 2.000 euro per edifici unifamiliari o unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari (funzionalmente indipendente e con accesso autonomo dall’esterno), 1.500 per edifici plurifamiliari o condomìni che installino al massimo otto colonnine e 1.200 per edifici plurifamiliari o condomìni che installino più di otto colonnine.

Come ricaricare le auto elettriche?

Uno dei dubbi che spesso riguardano gli automobilisti davanti alla possibilità dell’acquisto delle auto elettriche è legato alla presenza dei punti di ricarica.

Le colonnine elettriche fanno però ormai parte dei servizi presenti nella penisola e il Governo ha promesso di installarne 29.000, oltre alle 26mila già presenti a fine 2021, dislocate in 10.500 località. Uno dei nodi per il futuro sarà la distribuzione lungo lo Stivale, considerando che attualmente il 57% delle colonnine copre le regioni del Nord, solo il 23% al centro e il 20 tra sud e isole, secondo i dati diffusi da Motus-E.

La mappa delle colonnine di ricarica è facilmente riscontrabile in rete, almeno per quel che riguarda il settore pubblico. Sono in aumento anche quelle del privato e semipubblico, utilizzate nelle normali abitazioni familiari, così come nei ristoranti, nei negozi o nei parcheggi aziendali.

Queste ultime danno la possibilità di ricaricare in un tempo molto più breve, ma dipende molto anche dal veicolo e dalla potenza della colonnina. Una vettura da 50 kW ha bisogno di circa due ore di ricarica da una colonnina da 22 kW, la potenza minima prevista. Chiaramente i tempi si accorciano notevolmente nelle stazioni elettriche che arrivano fino a 350 kW di potenza.

Quanto costa ricaricare le auto elettriche?

Uno dei costi da mettere in preventivo quando si sceglie di acquistare un’auto elettrica è quello del “carburante”, in questo caso dell’energia.

Per le colonnine di ricarica casalinghe il costo è compreso tra 0,25 e 0,30 euro per kW utilizzando un impianto da 3 kW (fonte insideevs.it). Per le ricariche effettuate da colonnine pubbliche, invece, tutto dipende dall’operatore. Si va dagli 0,38 euro di NextCharge agli 0,65 di Duferco in AC e dagli 0,45 di EvWay agli 0,79 (con caricatore da 350 kWh) di Ionity in DC (fonte newsauto.it).

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