Diritti

Esami a prova di mascherina

ə studenti che si cimenteranno nei test finali di maturità e di terza media dovranno indossare l’Ffp2. A deciderlo, una sentenza del Tar del Lazio
Credit: EPA/ROBIN VAN LONKHUIJSEN
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
10 giugno 2022 Aggiornato alle 09:00

L’estate tra i banchi di scuola si preannuncia ancora più calda del previsto.

L’8 giugno, che in molte regioni italiane ha coinciso con l’ultimo giorno di scuola, il Tar del Lazio ha deciso: studenti e studentesse dovranno indossare le mascherine durante gli esami previsti nelle prossime settimane.

La decisione arriva dopo il ricorso del Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, che aveva chiesto di rimuovere l’obbligo delle mascherine a scuola dopo l’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile 2022.

L’associazione aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto-legge, poi convertito in legge, che stabilisce l’uso dei dispositivi di protezione individuale di tipo Ffp2 per ə studenti fino al 31 agosto.

Una norma prevista anche sui mezzi di trasporto, ma che il 15 giugno verrà eliminata nelle sale cinematografiche, teatrali e da concerto al chiuso e per chi assiste alle competizioni sportive al chiuso.

L’obbligo rimarrà in vigore, dunque, solo nelle scuole, nelle strutture sanitarie e (ma non è ancora certo) sui mezzi di trasporto locali e a lunga percorrenza.

Ma, per le scuole italiane, che contano 40.851 sedi tra le statali, è totalmente fuori questione: eppure si tratta di una rara eccezione, considerando che al mondo pochi Paesi hanno deciso di mantenere l’obbligo tra i banchi anche d’estate: tra questi ci sono le Hawaii, un unicum negli Stati Uniti.

Nel nostro Paese il ricorso bocciato dal Tar del Lazio ha diviso le acque: da una parte il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che in un’intervista a Fanpage ha spiegato che «le mascherine sono il segno evidente di quanto ciascuno di noi tutela le persone che ha di fronte. Siamo arrivati in fondo, a questo punto le autorità sanitarie ci dicono che dobbiamo arrivare a fine anno. Lo si viva non come un’imposizione ma come atto di rispetto reciproco. Non facciamo e costruiamo cose che non esistono».

D’accordo con la linea ministeriale anche il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che qualche settimana fa aveva dichiarato: «Trovo che queste continue polemiche sull’utilizzo delle mascherine siano inutili e antieducative, oltre che assolutamente inadeguate alla gravità dei tempi che stiamo vivendo».

I problemi veri della scuola «sono ben altri» secondo Giannelli: «La dispersione scolastica, il peggioramento del livello medio degli apprendimenti, i divari sempre più marcati tra le varie zone del Paese. Il tutto mentre la percentuale di PIL destinata alla scuola scende, per il prossimo triennio, dal 4 al 3,5%».

Numerosi commenti sui social denunciano la reiterazione dell’obbligo, come la scrittrice Silvia Ballestra, che su Twitter scrive: «Ma non si vergognano a dire “evidenze scientifiche” per le mascherine all’esame di maturità e non per le elezioni nelle stesse sedi? Ridicoli cialtroni».

Una circolare del Viminale diffusa ieri, 8 giugno, ha infatti chiarito che l’uso della mascherina chirurgica – e non di tipo Ffp2 - è “fortemente consigliato” per l’accesso degli elettori ai seggi. Riguarda lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie previste per domenica 12 giugno.

Secondo il Codacons, la sentenza del Tar del Lazio è «gravissima ed errata […]. Il risultato di questo errore commesso dal Tar sarà che gli studenti dovranno affrontare gli esami di maturità e di terza media indossando la mascherina, con tutti i disagi e i fastidi del caso, considerato il caldo di questi giorni e le temperature raggiunte nelle aule scolastiche».

Gli Esami di Stato, tra l’altro, prevedono il ritorno delle prove scritte, che la scorsa estate avevano lasciato il posto a dei colloqui orali proprio per via del Covid-19: per il primo ciclo, che comprende scuola primaria e scuola secondaria di primo grado (per capirci, gli esami di terza media), questi si svolgeranno dall’8 al 30 giugno.

Per il secondo ciclo e dunque la maturità, le prove inizieranno il 22 giugno alle 8:30 con il tema di italiano: secondo il ministero dell’Istruzione sono 539.678 le studentesse e gli studenti iscritti quest’anno. E per tutti loro varrà l’obbligo della mascherina in aula.

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