Ambiente

In Germania, viaggiare sui mezzi pubblici è low cost

Da giugno, e per tutta l’estate, a Berlino è entrata in vigore la misura “9 per 90”. Per spostarsi con meno di 10 euro al mese su autobus, tram, metropolitane e treni locali e regionali
Alcuni viaggiatori alla stazione dei treni di Hamburg Hauptbahnhof, Amburgo
Alcuni viaggiatori alla stazione dei treni di Hamburg Hauptbahnhof, Amburgo Credit: Alexander Bagno/Unsplash
Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
8 giugno 2022 Aggiornato alle 15:00

Il primo giugno è entrato in vigore un piano approvato il 20 maggio dal Bundesrat, il Consiglio federale della Germania, che consentirà a cittadini e turisti di usufruire del trasporto locale e regionale al prezzo di 9 euro al mese durante il periodo estivo.

La misura, chiamata “9 per 90” – 9 euro per 90 giorni – è valida fino al 31 agosto e include autobus, tram, metropolitana, treni S-Bahn, traghetti del trasporto pubblico locale e treni regionali in seconda classe, mentre restano esclusi i trasporti a lunga percorrenza.

L’obiettivo è quello di spingere le persone a utilizzare il trasporto pubblico, ed è stato previsto all’interno di un pacchetto di misure approvate per combattere il rincaro del carburante – registrato in seguito al conflitto russo-ucraino – e incentivare misure di trasporto più pulite.

«Vogliamo attirare nuovi passeggeri», ha affermato il ministro dei Trasporti tedesco Volker Wissing, «dobbiamo cogliere l’opportunità per entusiasmare più persone verso i trasporti pubblici».

La misura però non ha tenuto conto delle reali capacità del trasporto pubblico tedesco, che nei giorni scorsi si è trovato a dover fronteggiare un’affluenza superiore alle effettive possibilità di assorbimento.

A incidere nel fine settimana appena trascorso, anche la celebrazione della Pentecoste, la ricorrenza cristiana che in alcuni Paesi (Germania inclusa) si celebra la domenica che cade a 50 giorni dalla Pasqua – da cui il nome – e include il lunedì successivo come giorno festivo.

«Non tutto ciò che è stato pensato bene è anche ben fatto», ha commentato Karl-Peter Naumann dell’associazione passeggeri Pro Bahn, che ha evidenziato come «durante le ore di punta, la domanda sulle rotte principali era così alta che i treni non potevano partire».

I picchi hanno riguardato in particolare le destinazioni turistiche, soprattutto in direzione del Mar Baltico e del Mare del Nord, e alcune compagnie ferroviarie (come Metronom nel nord della Germania) sono state costrette a escludere il trasporto di biciclette.

Mentre interviene a sostegno del servizio pubblico, il governo ha disposto il taglio delle tasse sul carburante, riducendole di 30 centesimi su un litro di benzina e di 14 centesimi su un litro di diesel. Un sostegno che potrebbe rivelarsi controproducente e disincentivare le persone ad abbandonare l’automobile.

Finita l’estate, tutto potrebbe tornare come prima. Per questo diverse realtà chiedono riforme strutturali a lungo termine. «Non abbiamo bisogno di un’estate con i trasporti pubblici a breve percorrenza, ma di un paese con il trasporto pubblico a livello nazionale», ha dichiarato Gerd Landsberg, direttore generale dell’Associazione delle città e dei comuni.

«Per rafforzare il trasporto pubblico e mantenere i passeggeri in modo permanente, i prezzi dei biglietti a basso costo sono importanti», sostiene Jutta Gurkmann, direttrice esecutiva della Federazione delle organizzazioni tedesche dei consumatori.

«Il governo federale dovrebbe quindi decidere una moratoria sui prezzi per autobus e treni e passare a un servizio pubblico attento ai clienti investendo in offerte attrattive», ha concluso.

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