Ambiente

L’export dei rifiuti Ue è in continua crescita

Secondo i nuovi dati Eurostat, nel 2021, 33 milioni di tonnellate di rifiuti sono stati portati fuori dai confini europei. Destinazione: Turchia, India, Egitto
Credit: Claudio Schwartz/unsplash
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1 giugno 2022 Aggiornato alle 07:00

Nel 2021, secondo quanto comunicato da Eurostat il 25 maggio 2022, le esportazioni di rifiuti verso Paesi extra Ue hanno toccato i 33 milioni di tonnellate (+77% rispetto al 2004), in crescita anche le importazioni.

Un andamento in più o meno costante crescita quello delle esportazioni dei rifiuti fuori dall’Unione europea dal 2004 al 2021, segno di una difficoltà per l’Europa di gestire “in casa” i rifiuti che produce e nonostante una legislazione europea in materia che spinge da qualche anno sulla prevenzione nella produzione dei rifiuti, sul riciclo e recupero.

Per quanto riguarda le importazioni, il 2021 segna una crescita (19,7 tonnellate di rifiuti) dopo che nel 2020 c’era stato un calo.

In generale anche le importazioni dal 2004 al 2021 sono cresciute dell’11%.

Per quanto riguarda le destinazioni dei rifiuti europei è la Turchia ad avere il primato come Stato di approdo con quasi la metà dei rifiuti esportati (14,7 tonnellate nel 2021, più del triplo rispetto al 2004).

A seguire ci sono India ed Egitto. E se il Pakistan è cresciuto come destinazione dei rifiuti dell’Unione (da 0,1 milioni di tonnellate del 2004 a 1,3 milioni di tonnellate nel 2021) è deciso lo stop della Cina che – anche per effetto delle politiche cinesi – ha visto scendere le importazioni di rifiuti europei dal picco di 10,1 milioni di tonnellate del 2009 a 0,4 milioni di tonnellate del 2021.

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