Ambiente

Cop26, i giovani criticano Obama: “Hai tradito le tue promesse”

L’ex presidente Usa arriva a Glasgow per parlare con i giovani, ma Greta Thunberg torna in Svezia e Vanessa Nakate lo critica
Originario delle Hawaii, Obama ha detto che è necessario agire prima che sia troppo tardi: le isole dell’Oceano Pacifico sono tra le più minacciate dai cambiamenti climatici
Originario delle Hawaii, Obama ha detto che è necessario agire prima che sia troppo tardi: le isole dell’Oceano Pacifico sono tra le più minacciate dai cambiamenti climatici
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8 novembre 2021 Aggiornato alle 16:52

L’ottava giornata della Cop26 è dedicata all’adattamento al cambiamento climatico e alle perdite e ai danni che comporta. Ma è anche la giornata di Barack Obama.

L’ex presidente degli Stati Uniti d’America è arrivato alla Conferenza delle Parti di Glasgow al fianco dell’inviato americano per il clima John Kerry per tenere una tavola rotonda con una decina di giovani attivisti provenienti da tutto il mondo. Molti sono iscritti ai programmi di formazione della Fondazione Obama, nata nel 2014 con lo scopo di cercare i giovani leader di domani e portare una ventata di cambiamento nel mondo.

Eppure la 24enne Vanessa Nakate, attivista ugandese che insieme a Greta Thunberg ha guidato le manifestazioni di venerdì e sabato tra le vie della più grande città della Scozia, ha attaccato l’ex presidente in un tweet: “Quando avevo 13 anni, nel 2009, avevi promesso 100 miliardi di dollari per finanziare la lotta al cambiamento climatico. Gli Stati Uniti hanno tradito le loro promesse, questo costerà perdite di vite umane in Africa”. Nakate ha postato anche un video risalente alla Cop15 di 12 anni fa in cui Obama assicurava numerose politiche per far fronte al cambiamento climatico. “Tu vuoi incontrare i giovani della Cop26. Noi vogliamo i fatti” ha aggiunto l’attivista. Greta Thunberg, che invece è già tornata a casa, forse per non perdere troppi giorni di scuola, ha ritwittato un video in cui Nakate, insieme ad altri attivisti, chiede ai leader mondiali di “Mostrarci i soldi”, riferendosi al denaro promesso fino a oggi per far combattere i cambiamenti climatici e tagliare le emissioni di anidride carbonica.

“Non abbiamo fatto abbastanza a Parigi nel 2015 e le nostre isole sono minacciate più che mai” ha ammesso Obama dal palco della Cop26. Da originario delle Hawaii, ha detto che è necessario agire ora prima che sia troppo tardi: le isole dell’Oceano Pacifico, infatti, sono tra i luoghi maggiormente minacciati dai cambiamenti climatici perché rischiano di essere erose e ricoperte dall’acqua. Obama si è poi detto deluso dall’assenza di Cina e Russia, seguendo la linea dell’attuale presidente degli Usa Joe Biden, ex vicepresidente del democratico di “Yes we can” fino al 2016. “L’energia più importante - ha detto Obama - viene dai giovani, che hanno più interesse di chiunque altro in questa lotta”. Gli stessi giovani che, attraverso i social, hanno cercato di spingerlo a fare più di un semplice discorso, come hanno fatto i leader che si sono dati il cambio a Glasgow. “La cooperazione internazionale è sempre stata difficile, ma lo è resa ancora più dalla disinformazione e dalla propaganda che esce dai social in questi giorni”.

Poi si è rivolto ai delegati della Cop26, invitandoli a diffondere consapevolezza e a convincere le persone che non credono al cambiamento climatico o sono indifferenti alla questione. “Dobbiamo prepararci per una maratona, non per uno sprint”. Infine un invito ai “giovani là fuori, così come a coloro che si considerano giovani nel cuore: voglio che rimaniate arrabbiati. Frustrati. Continuate a spingere sempre più forte. Io sono pronto per questo lungo tragitto se anche voi lo siete, quindi iniziamo a lavorare”.