Telefonate moleste (Canva) LaSvolta.it
Una nuova misura promette di fermare le telefonate moleste dei call center: scopri quando scatteranno i filtri anti-spoofing.
Quante volte il telefono squilla e dall’altra parte non c’è che una voce insistente pronta a vendere qualcosa?
La scena è ormai quotidiana, un disturbo che invade la privacy e la tranquillità domestica.
Ma c’è chi sta correndo ai ripari per arginare questo fenomeno che ha assunto proporzioni enormi.
Una soluzione innovativa è finalmente pronta ad entrare in azione: basterà davvero per restituire serenità agli utenti?
Ricevere chiamate moleste è diventato quasi inevitabile. Non importa che il numero sia riservato o mai diffuso online: il sistema automatizzato dei call center genera milioni di combinazioni casuali ogni giorno. Così, lo squillo arriva a qualsiasi ora, spesso con numeri camuffati che sembrano provenire da linee fisse italiane. Questa tecnica, nota come spoofing, rende impossibile risalire al vero mittente e lascia gli utenti senza difese.
Le conseguenze non sono solo fastidiose: oltre all’invasione della privacy, il rischio di frodi è reale. Spesso queste chiamate simulano numeri riconducibili a banche o enti pubblici, inducendo le vittime a fornire dati sensibili. La questione è diventata tanto urgente da spingere l’Autorità garante per le comunicazioni a mettere in campo contromisure tecniche vincolanti per tutti gli operatori.
La vera svolta arriverà con due date chiave: dal 19 agosto 2025 i primi filtri bloccheranno le chiamate in entrata dall’estero che simulano numeri fissi italiani; dal 19 novembre scatteranno i controlli anche per i finti numeri mobili. Il sistema verificherà in tempo reale la validità del numero e, se sospetto, lo bloccherà automaticamente. Queste misure si affiancano al nuovo Codice di condotta sul telemarketing, che introduce regole più stringenti: telefonate solo in orari prestabiliti, divieto assoluto di chiamate anonime, obbligo di script conformi alla normativa e consensi chiari per l’uso dei dati.
Sono previste anche sanzioni per i call center e i committenti che violano le regole, fino al mancato pagamento delle provvigioni. La combinazione di filtri tecnologici e regole operative rappresenta un passo decisivo per restituire ai cittadini il diritto alla tranquillità. Finalmente, le giornate potranno essere vissute senza la costante paura di alzare la cornetta e trovarsi davanti all’ennesima chiamata molesta. La prima cosa da fare per proteggersi dalle chiamate moleste, quindi, è iscriversi al Registro delle Opposizioni. Ma non dimenticare di: utilizzare le funzioni di blocco presenti sugli smartphone e segnalare i numeri sospetti alle autorità competenti. Queste semplici azioni, unite ai nuovi filtri AGCOM, aiuteranno a difendere la tranquillità quotidiana e a limitare il telemarketing aggressivo.
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