Edilizia sostenibile (canva) LaSvolta.it
Revisione del Testo Unico Edilizia: una riforma che punta a semplificare norme e procedure, introducendo sostenibilità e innovazione.
Un cambiamento che il settore edilizio attende da anni è finalmente sul tavolo del Parlamento. Ma quali novità ci aspettano davvero?
La revisione del Testo Unico Edilizia promette di fare ordine tra leggi datate e regole complesse.
Digitalizzazione, rigenerazione urbana ed efficienza energetica si preparano a diventare colonne portanti della nuova disciplina. La vera sfida sarà capire se queste riforme miglioreranno davvero la vita di cittadini, professionisti e imprese.
Ecco di cosa si tratta e come restare aggiornati per non incorrere in sanzioni.
La Commissione Ambiente della Camera ha avviato l’iter di revisione del Dpr 380/2001, meglio noto come Testo Unico Edilizia. Si tratta di un passaggio cruciale per l’intero comparto delle costruzioni, spesso frenato da norme stratificate e poco chiare. La proposta di legge A.C. 2332 affida al Governo il compito di riscrivere le regole con uno o più decreti legislativi.
L’obiettivo? Riunire in un testo unico aggiornato tutte le principali norme sull’edilizia sostenibile e l’urbanistica, superando la frammentazione che ancora oggi vede coesistere disposizioni risalenti agli anni ’40 e ’70. Una riforma che, se portata a termine, non sarà solo tecnica, ma segnerà un vero cambio di prospettiva per il futuro delle città e dei territori italiani.
Il progetto mette in campo principi chiari: semplificazione delle procedure, digitalizzazione dei processi e creazione di uno sportello unico per l’edilizia, capace di diventare il punto di riferimento per cittadini e professionisti. Le categorie di intervento saranno ridefinite in modo più lineare, distinguendo tra opere minori, trasformazioni del territorio e modifiche al patrimonio edilizio esistente. Accanto a questo, la riforma punta forte sulla sostenibilità: consumo di suolo zero, rigenerazione urbana, qualità progettuale e rispetto dei Criteri Ambientali Minimi. Importanti novità anche sul fronte delle barriere architettoniche, delle distanze tra edifici e delle regole su permessi e sanzioni.
Il Governo avrà sei mesi per adottare i primi decreti legislativi, a cui seguirà un periodo transitorio di adattamento per Regioni, Comuni e professionisti. Un passaggio necessario per tradurre la riforma in strumenti concreti e realmente applicabili. Se il percorso sarà rispettato, il nuovo Testo Unico Edilizia potrà diventare la bussola per un settore più moderno, trasparente e orientato alla sostenibilità, pronto a rispondere alle sfide ambientali e sociali dei prossimi decenni.
Per le imprese, diventa quindi fondamentale:
Check list essenziale per ogni impresa edile per restare al passo con i tempi e non incorrere in sanzioni.
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