Economia

Riscossione, il 2026 sarà l’anno della svolta: cartelle esattoriali più leggere e nuova rottamazione

Il 2026 segnerà una svolta nelle cartelle esattoriali: più rate, meno carta e la rottamazione-quinquies pronta a cambiare le regole.

Il 2026 non sarà un anno qualsiasi per chi ha a che fare con le cartelle esattoriali.

Si prepara infatti una vera rivoluzione nel mondo della riscossione, con novità pensate per semplificare la vita ai contribuenti.

Dalla possibilità di rateizzare i debiti fiscali in tempi più lunghi, all’arrivo della tanto attesa rottamazione-quinquies. Fino alla svolta digitale che manderà in soffitta le vecchie notifiche cartacee.

Ma quali sono i cambiamenti più importanti e cosa bisogna aspettarsi davvero?

Cartelle esattoriali 2026: più tempo per pagare e addio alla carta

Il sistema della riscossione entra in una nuova fase, con regole più vicine alle esigenze dei cittadini. La prima novità riguarda la rateizzazione dei debiti fiscali: già nel 2025 le rate sono salite a 84, contro le 72 del passato. Questo limite viene confermato anche per il 2026, mentre dal 2027 si potrà arrivare fino a 96 rate. Un passo che offre più respiro a chi deve affrontare pagamenti importanti, evitando che le cartelle esattoriali diventino un ostacolo insormontabile.

Ma la vera rivoluzione si gioca anche sul fronte digitale. Le notifiche cartacee lasceranno progressivamente il posto a comunicazioni telematiche, con invii rapidi e sicuri direttamente online. Meno carta, più efficienza e una gestione trasparente che riduce errori e sprechi. Un cambiamento che segna un passo deciso verso un fisco più moderno e accessibile.

Cartelle esattoriali: Calcolo tasse (Canva) lasvolta.it

Rottamazione-quinquies: la grande attesa per i debiti fiscali

Se le rate più lunghe e la digitalizzazione sono già certezze, il cuore delle novità 2026 sarà la rottamazione-quinquies. La misura, che dovrebbe entrare nella Legge di Bilancio, promette condizioni vantaggiose per chi vuole mettersi in regola con le cartelle esattoriali. Le prime ipotesi parlano di un maxi-acconto del 5% solo per debiti oltre i 50.000 euro e fino a 120 rate mensili per il saldo restante. Non mancano elementi di flessibilità: la possibilità di saltare fino a otto rate senza perdere i benefici potrebbe fare la differenza.

Grande interesse anche per la cancellazione delle cartelle di piccolo importo, probabilmente fino a 5.000 euro, e per l’inclusione dei debiti notificati entro il 31 dicembre 2023. Se confermata, la rottamazione-quinquies sarà una vera occasione per famiglie e imprese di alleggerire il peso fiscale. Il 2026, insomma, si annuncia come l’anno della svolta: più tempo, più strumenti e un fisco che prova a diventare alleato, non solo controllore. Consiglio pratico: meglio iniziare a verificare già da ora la propria situazione debitoria: arrivare preparati alle nuove regole 2026 farà risparmiare tempo e denaro.

Barbara Guarini

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