Ipertensione nei bambini (Canva) LaSvolta.it
Sempre più bambini soffrono di pressione alta. Ecco i sintomi da conoscere, le cause principali e i dati globali aggiornati sul fenomeno.
La pressione alta nei bambini non è più un evento raro. Negli ultimi anni, i casi sono aumentati in modo significativo in tutto il mondo. Un’analisi internazionale mostra percentuali in crescita, con tendenze che meritano attenzione da parte di famiglie e medici.
L’ipertensione pediatrica può passare inosservata, ma i suoi effetti a lungo termine sono seri e richiedono interventi precoci.
Il fenomeno, legato anche a stili di vita e alimentazione, si conferma un problema sanitario globale in rapida espansione. Seguire i consigli degli esperti e fare controlli regolari, aiuta a prevenire questo problema di salute. Ecco quali sono.
Negli ultimi decenni, fattori come sovrappeso, sedentarietà e diete ricche di zuccheri e grassi hanno contribuito all’aumento dell’ipertensione pediatrica. In molti casi, non si manifestano sintomi evidenti, e questo rende più difficile una diagnosi tempestiva. La condizione è diffusa sia nei paesi ricchi sia in quelli in via di sviluppo, con variazioni legate alle abitudini alimentari, all’attività fisica e all’accesso ai controlli medici.
Gli esperti raccomandano di misurare la pressione anche in età scolare, soprattutto nei bambini con fattori di rischio come obesità o familiarità per malattie cardiovascolari. Prevenire significa agire presto, correggendo lo stile di vita e promuovendo abitudini salutari.
Le rilevazioni globali indicano che quasi il 4% dei bambini e adolescenti presenta ipertensione sostenuta, confermata in più misurazioni, mentre oltre l’11% soffre di ipertensione occasionale, rilevata in una singola visita. Dal 2006, i casi di ipertensione sostenuta sono cresciuti di oltre il 7% ogni anno, con prevalenza maggiore nei paesi ad alto reddito e in alcune regioni dell’Asia e del Pacifico. Il peso corporeo si conferma determinante: tra i bambini obesi, oltre 1 su 6 è iperteso; tra i sovrappeso la percentuale scende al 6-7%, mentre nei normopeso è poco superiore al 2%. Anche l’ipertensione occasionale mostra valori elevati in diverse aree del mondo, segnalando un fenomeno che attraversa culture, climi e condizioni economiche.
La prevenzione dell’ipertensione pediatrica inizia in famiglia e trova supporto nella scuola e nelle attività extrascolastiche. Una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di zuccheri e grassi saturi, aiuta a mantenere un peso sano e a proteggere il sistema cardiovascolare. L’attività fisica quotidiana, anche solo 60 minuti di gioco attivo, sport o passeggiate, è fondamentale per favorire la circolazione e rafforzare cuore e polmoni. Limitare il tempo davanti a schermi, favorire il sonno regolare e incoraggiare il consumo di acqua al posto di bevande zuccherate sono abitudini semplici ma efficaci. Infine, controllare periodicamente la pressione arteriosa, soprattutto in presenza di sovrappeso o familiarità, permette di individuare eventuali anomalie e intervenire subito. La prevenzione precoce è la chiave per ridurre il rischio e proteggere la salute dei più piccoli nel lungo periodo.
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