Ilnostro sistema solare(compresi gli asteroidi tra Marte e Giove e le lune di Giove) un giorno potrebbe esseredistrutto dal Sole,sotto forma distella bianca(onana bianca). Secondo l’enciclopediaTreccani,la nana bianca è una “unastella caratterizzata da uno stato di densità elevataconseguito altermine della sua evoluzionequando, consumato tutto il combustibile nucleare, viene meno l’apporto della pressione interna generata dalle reazioni termonucleari che controbilanciava l’attrazione gravitazionale e la stella collassa su se stessa”. E laTerraverrebbe probabilmente inghiottita dal Sole.È quanto emerso dallostudio pubblicatosuMonthly Notices of the Royal Astronomical Societycondotto dagli scienziati dell’Università di Warwick e di altre università, come riporta un articolo delGuardian; in particolare, il team di ricerca ha studiato l’impatto che le nane bianche hanno sui sistemi planetari,come il nostrosistema solare. Lo conferma Boris Gaensicke, professore del dipartimento di fisica dell’Università di Warwick:«La Terra sarà probabilmente inghiottita da un Sole in espansione, prima di diventare una nana bianca. Per il resto del sistema solare, alcuni degli asteroidi situati tra Marte e Giove, e forse alcune lune di Giove, potrebbero essere spostati e viaggiare abbastanza vicini all’eventuale nana bianca da subire il processo di distruzione che abbiamo studiato». Quandoasteroidi, lune e Pianetisi avvicinano a unanana bianca, l’enorme gravità di quest’ultimali riduce in pezzi sempre più piccoli,che si scontrano continuativamente, fino a ridursi in polvere. Che sia una sorta di fine del mondo? Secondo Amornrat Aungwerojwit, Professore dell’Università Naresuan in Thailandia, che ha condotto lo studio, «Ricerche precedenti avevano dimostrato che quando asteroidi, lune e Pianeti si avvicinano alle nane bianche,l’enorme gravità di queste stelle strappa questi piccoli corpi planetari in pezzi sempre più piccoli». Le collisioni tra questi stessi pezzi consentono ai ricercatori di determinare di che tipo di materiale erano fatti i corpi planetari originali. Come spiega Gaensicke: «Il semplice fatto che possiamo rilevare i detriti di asteroidi, lune o addirittura Pianeti che sfrecciano attorno a una nana bianca ogni paio d’ore è strabiliante. Il nostro studio dimostra cheil comportamento di questi sistemi può evolversi rapidamente, nel giro di pochi anni.Anche se pensiamo di essere sulla strada giusta nei nostri studi, il loro destino è molto più complesso di quanto potremmo immaginare». Gli scienziatiche hanno partecipato allo studio hanno analizzato i cambiamenti nella luminosità di3 stelle(3 diverse nane bianche) per 17 anni, facendo luce su come questi corpi collassino su loro stessi. Ciò che è emerso è che, pur essendo tutte e 3 nane bianche,si comportavano in modo molto diverso tra loro. La prima, nota comeZTF J0328-1219,era piuttosto stabile, sebbene abbia causato un evento catastrofico intorno al 2010. È stato dimostrato, invece, che un’altra stella, nota comeZTF J0923+4236, si oscura in modo irregolare ogni 2 mesi e mostra una variabilità caotica su scale temporali di minuti durante questi stati più deboli, prima di illuminarsi nuovamente. La terza nana bianca analizzata dal nomeWD 1145+017, secondo ilMassachusetts Institute of Technology (Mit)nel 2015 aveva dimostrato una coincidenza con le previsioni teoriche: la sua condizione contava grandi variazioni in numeri, forme e profondità dei transiti. Da questo ultimo studio, invece, emerge che i transiti siano completamente scomparsi. Secondo Gaensicke, «Il sistema, nel complesso, sta gradualmente diventando più luminoso, man mano che la polvere prodotta dalle collisioni catastrofiche intorno al 2015 si disperde». La natura imprevedibile di questi transiti può creare sconvolgimenti in chi si occupa diastronomia, rendendo le previsioni più intricate, trovandosi in un ambiente caotico.
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