Pnrr: quasi un miliardo di euro contro la dispersione idrica

Quasi un miliardo di euro per combattere ladispersione idrica.È questa la cifraindicatadal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture nell’ultimo decreto direttoriale per i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per sviluppare nuovi progetti che abbiano come obiettivo lariduzione delle perdite nelle reti di distribuzione d’acqua. Nel sitodel Ministero si legge che questi fondi aggiuntivi pari a959 milioni di euroverranno impiegati in programmi che risultavano già idonei al finanziamento, ma che non erano rientrati nella copertura della somma iniziale.L’investimento è destinato a “ridurre la dispersione di acquapotabile modernizzando le reti di distribuzione”. Si è così ipotizzata la costruzione di almeno45.000 chilometri di rete idrica a livello distrettuale entro il 31 marzo del 2026. Allo stesso tempo si punta a introdurre sistemi di controllo avanzati, per“monitorare i nodi principali e i punti più vulnerabili della rete”. Grazie a questi nuovi fondi, a oggi sono stati assegnati 1.900 milioni di euro a 103 interventi. Monitorare la perdita di acqua e potenziare le reti nazionali è fondamentale perevitare un utilizzo improprio delle risorse idriche. Secondo l’ultimorapportoIstat sull’acqua, realizzato nel 2022, la quota diperdite idriche totali nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile è stato del 42,4%, una conferma dello stato d’inefficienza di molte reti di distribuzione. Spesso i problemi nelle reti idriche sono imputabili a fattori fisiologici, poiché non esiste un sistema con perdite zero. Altre cause sono possibili guasti alle condotte e l’usura degli impianti, oppure fattori amministrativi, con errori di misura dei contatori e usi non autorizzati. In media, un abitante spreca 157 litri di acqua al giorno. Sempre nel report dell’Istat è stimato che“il volume di acqua disperso nel 2022 soddisferebbe per un intero anno le esigenze idriche di 43,4 milioni di persone, ossia il 75% della popolazione italiana”. Le perdite “dell’oro blu” possono avere forti ripercussioni sociali, ambientali ed economiche, soprattutto nei periodi di siccità. In Italia, tra le Regioni che superano il dato nazionale in perdita idrica si trovano Basilicata, Abruzzo, Molise, Sardegna, e Sicilia. Al contrario, le perdite minori si registrano nella provincia autonoma di Bolzano, in Emilia-Romagna e Valle d’Aosta. Queste differenze regionali si rispecchiano anche nell’attenzione allo spreco di acqua; Istat fornisce i dati: “nel 2023 quasi il 70% delle persone di almeno 14 anni dichiara di prestare attenzione a non sprecare acqua.Permangono peròdifferenze regionali significative, con quote che assumono il valore minimo in Calabria e massimo in Liguria”. In Italia è necessaria una maggiore attenzione nei confronti del consumo di acqua, che possa andare di pari passo con inuovi progettifinanziati dal Pnrr, volti a limitare la dispersione nelle reti idriche. A livello europeo,secondoEurispesl’Italia si colloca tra i Paesi con più disponibilità di acqua(dietro a Svezia eFrancia)ma è tra i primi per maggior consumo pro capite di acqua potabile e secondo per consumi in agricoltura. La sensibilizzazione sull’importanza dell’acqua è fondamentale, perchésecondo i dati Ispra,nel 2023 la disponibilità idrica in Italia è diminuita del 18%.