Un team diricercatori internazionaliha sviluppato unostrumento basato sull’intelligenza artificialecapace diprevederequali pazienti affette dacancro al senopotrebbero sviluppare eventualieffetti collateraliin seguito a un intervento chirurgico e/o radioterapia. Il progettoPre-Act(Prediction of Radiotherapy side Effects using explainable AI for patient Communication and Treatment modification) è in grado di fare previsioni specifiche e accurate per ogni paziente, permettendo di avviare terapie personalizzate per le donne maggiormente vulnerabili. I trattamenti per ilcancro al seno(che ogni anno viene diagnosticato a circa2 milionidi donne)possono avere diversi effetti collaterali comeatrofia mammaria,linfedema del braccioeproblemi cardiaci. In particolare, il team di ricerca ha raccolto informazioni su 6.316 pazienti con cancro al seno dallebanche dati europeeperaddestrare gli algoritmi;l’obiettivo: fare previsioni accurate sullinfedema del braccio fino a 3 anni post operazione eradioterapia. Durante la 14° edizione dell’European Breast Cancer Conference, ildottor Tim Rattay(chirurgo senologo e professore associato alLeicester Cancer Research Centerdell’Università di Leicester nel Regno Unito) ha annunciato che lo strumento sarà testato in uno studio clinico che, dalla fine di quest’anno, recluterà circa 780 pazienti in Francia, Olanda e Regno Unito, per iniziare a seguirle entro l’inizio del 2026 per i successivi due anni. Grazie aPre-Act,si potranno scegliereterapie miratee specifiche per ogni paziente: nonostante «i tassi di sopravvivenza a lungo termine continuino ad aumentare, per alcune donne questo significadover convivere con gli effetti collateraliderivanti dai trattamenti a cui sono state sottoposte – ha dichiarato Rattay – Lo strumento che stiamo progettando consente di offrire, alle pazienti con maggior rischio di gonfiore del braccio,ulteriori misure di supporto, come una manica di compressione da indossare durante il trattamento, capace di ridurre il gonfiore a lungo termine». Alla fine di quest’anno sarà avviata la fase 01dello studio clinico focalizzato, appunto, sulla la previsione del linfedema, ma gli studiosi stanno lavorando perestendere il trattamento anche agli altri effetti collaterali. L’intelligenza artificiale haprevisto correttamente il linfedema nell’81,6%dei casi e haidentificato correttamente le pazienti che non lo avrebbero sviluppato nel 72,9%:l’accuratezza predittiva complessiva è stata del 73,4%. Il dottorSimon Vincent, direttore della ricerca pressoBreast Cancer Now,ha affermato che questo progetto consentirà di capire «Se, pur se ancora nelle sue fasi iniziali, l’uso dell’intelligenza artificiale possa consentire alle persone affette da cancro al seno di ricevere misure di cure e supporto più personalizzate, perridurre al minimo gli effetti collaterali». Il progettoPre-Actvorrebbe raggiungere il suo obiettivonei prossimi 5 anni. Ciò darà la possibilità alle donne con cancro al seno non solo di essere aiutate nell’effettiva cura del tumore ma anche, e soprattutto, diessere accompagnate nella ricerca della terapia più adattaa ognuna di loro, abbassando i rischi da effetti collaterali e migliorando la qualità della vita post trattamento.
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