Categories: Diritti

Dormire poco fa sentire più vecchi: lo dice uno studio svedese

 

Alcuni ricercatori svedesi hanno realizzatouno studioper capire glieffetti che poche ore di sonno per notte hanno sulle persone. Dopo aver osservato quanto avvenuto aoltre 400 volontariche hanno partecipato all’esperimento, i risultati pubblicati sulla rivista scientificaProceedings of the Royal Society Bnon hanno lasciato spazio a dubbi:dormirenon più di 4 ore per 2 notti consecutive porta a percepire un invecchiamento fino a 10 anni, che a sua volta può portare ad avere un’alimentazione non sana e a ridurre l’attività fisica. In particolare,per ogni giorno in più di sonno insufficiente nell’arco di un mese, l’età soggettiva percepita aumenta di 0,23 anni. L’età soggettiva è un concetto utilizzato in psicologia per studiare e comprendere la percezione individuale e gli atteggiamenti nei confronti dell’invecchiamento. Secondo i ricercatori che hanno condotto questo studio, far sentire le persone più giovani, potrebbe aiutarle a ottenere benefici associati, come essere più socialmente e fisicamente attivi. Se l’età soggettiva dipende in parte dalle ore disonno,dormire poco è una questione che ha a che fare anche con la condizione socio-economica e l’etnia delle persone. Negli Stati Uniti, dal 30% al 40% degli adulti e dal 40% al 70% degli adolescentisegnalanoogni anno di dormire meno di 7 ore per notte. I dati raccolti dal 2004 al 2018 dallaNational Health Interview Surveymostrano però chela carenza di sonno è più alta tra le minoranze etniche e nelle popolazioni che hanno redditi bassi. L’Istituto nazionale della saluteamericano ha notato che coloro che appartengono a minoranze etniche hanno anchemaggiori probabilitàrispetto alle persone bianchedi avere disturbi del sonno persistenti, gravi e sotto diagnosticati. A influenzare ulteriormente la carenza di sonno c’èanche il genere,dicono i ricercatori di Yale, che hanno rilevato un aumento della disparità di ore di riposo per le donne nere in confronto agli uomini neri con reddito medio o alto. Durante la pandemia gli effetti di queste disuguaglianze sono state osservate anche tra gli studenti tra i 18 e i 22 anni. La maggior parte degli iscritti alle università statunitensi (il 78% nel 2020 e l’82% nel 2021) cheha segnalatouna scarsa qualità del sonno era quella proveniente da gruppi sociali emarginati.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

La Danimarca si scusa per gli abusi sulle persone con disabilità

  «A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…

5 giorni ago

Natalità: -1,1% nei primi 4 mesi del 2023

  A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…

5 giorni ago

Biodiversità: Italia è quinta in Europa per numero di ricerche scientifiche

  Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…

5 giorni ago

Ogni 2 minuti una donna muore per gravidanza o parto

  Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…

5 giorni ago

Bologna: l’arte di Jago, Banksy e TvBoy approda in città

  Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…

5 giorni ago

Romano Prodi e i “ribelli” che chiedono un Patto verde Ue

  La semplice diversificazione delle importazioni dicombustibili fossiliper liberarsi dalla dipendenza russa - che garantisce…

5 giorni ago