Verba volant, scripta manent, dicevano i latini. La memoria dellaliberazione dal nazifascismo, dellaResistenzae dell’antifascismosu cui si fondano la nostra Repubblica e la sua Costituzione è stata tramandata dalle voci di chi l’hanno vissuta. Voci che si stanno spegnendo, voci che non possiamo e non dobbiamo far svanire, né dimenticare. Per questo, in questo 25 aprile vogliamo suggeriti 3 (+3) libri che raccolgono quelle voci, quelle esperienze, quella spinta di coraggio e ribellione che ci ha consegnato il Paese,imperfetto ma libero, che abitiamo oggi. Perché non rimangano solo parole sulla carta, perché la loro forza ci ricordi per cosa quelle persone hanno lottato – e perché – per tenere viva e onorare un’eredità che ci è stata consegnata da uomini e donne liberi che “volontari si adunarono per dignità e non per odio decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo”.Per liberare l’Italia, e noi con lei. Quivivono per sempregli occhi che furono chiusi alla luceperché tuttili avessero apertiper semprealla luce.Giuseppe Ungaretti, Per i morti della resistenzaLettere di condannati a morte della Resistenza italiana, a cura di Pietro Malvezzi e Giovanni Pirelli, Einaudi, 384 p, 14,50€ gli occhi che furono chiusi alla luce Giuseppe Ungaretti, Per i morti della resistenza Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, a cura di Pietro Malvezzi e Giovanni Pirelli, Einaudi, 384 p, 14,50€ La Resistenza è anche la storia di uomini e donne che hanno pagato a prezzo della loro vitala lotta per la libertà. Nelle pagine di questolibrotroviamo la voce di centododici di loro, catturati dai tedeschi o dai fascisti e in attesa del plotone d’esecuzione o di essere uccisi dalle torture. Una raccolta commovente e potentissima delle parole scritte da chi, consapevolmente e volontariamente, si è sacrificatǝ per donarci la libertà. Da comprare il 25 aprile ma da leggere ogni giorno, per ricordarci cosa sonoil coraggio, la dignità, il senso di libertà e di ingiustizia provati sulla pelle. Per ricordarci chi erano, per cosa hanno combattuto, e perché non dobbiamo smettere di coltivare la memoria. Le Resistenza delle donne, di Benedetta Tobagi, Einaudi, 376 p., 22€ Gli eroi, cantava Guccini, son tutti giovani e belli. Spesso, però, nell’immaginario sono anche uomini. In molti casi, quando si pensa ai partigiani lo si fa al maschile,dimenticando il ruolo fondamentale che le donne e le partigiane hanno avuto nella Resistenza, non solo prestando assistenza e facendo le staffette ma anche combattendo in prima linea e rischiando tutto, dalla libertà alla vita. Benedetta Tobagiricostruiscequesto pezzo di memoria spesso nascosta o dimenticata – “silenziata” – rimettendo al loro posto “le pagine strappate” nell’album di famiglia della Repubblica, non solo attraverso il racconto ma anche attraverso le immagini che popolano il libro. Noi, Partigiani. Memoriale della resistenza, cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi, Feltrinelli, 336 p., 19€ Dal 2021, sul sitonoipartigiani.itè possibile immergersi in un vero e proprioMemoriale della Resistenza Italiana, un monumento alla memoria degli uomini e delle donne che hanno fatto la resistenza creato in collaborazione con l’A.n.p.i. “Chiunque abbia dato il suo contributo, piccolo o grande, alla lotta di Liberazione nei venti terribili mesi che vanno dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, merita di essere ricordato con riconoscenza da chi ha avuto la fortuna di nascere in un Paese che trova nella Costituzione repubblicana, per sua natura antifascista, le basi della convivenza democratica”, si legge sul sito, in cui sono raccolte centinaia di interviste che è possibile navigare per genere e in ordine geografico o anagrafico e in cui è possibile ascoltare anche i podcast del Memoriale. Una parte di queste interviste, oltre 400, costituiscono il corpus diNoi, Partigiani, “una corsa contro il tempo per dare voce” ai protagonisti e alle protagoniste della Resistenza e, nell’edizione dedicata ai ragazzi, di Noi, ragazzi della libertà. La Resistenza si impara da piccoli, attraverso racconti, suoni, condivisione. Per questo,abbiamo aggiunto alcuni suggerimenti per i più piccoli, adatti alle diverse fasce d’età, per iniziare (o continuare) a scoprire insieme chi sono i partigiani, cosa hanno fatto e perché dobbiamo continuare a celebrarli anche oggi. Bella ciao, il canto della resistenza, di Lorena Canottiere, Einaudi Ragazzi, 40 p., 15€ “Da più di sessant’anniBella ciaoè l’inno di chi conosce e ama la storia della Resistenza e continua a condividere quell’idea di ribellione”, scrive Daniele Aristarco nel testo introduttivo di questo bellissimo libro illustrato, in cui le parole di quella che è diventata la canzone partigiana per antonomasia sono accompagnate dai delicatissimi eppure evocativi disegni a matita di Lorena Canottiere. Un libro da sfogliare insieme, da leggere insieme, da cantare insieme, magari accompagnandolo con le note di uno strumento per rendere ancora più palpabile la magia contenuta nelle pagine. Età di lettura: da 5 anni in su (secondo l’editore, dai 18 mesi secondo mia figlia, che lo adora e l’ha imparata tutta leggendolo). La Resistenza spiegata ai bambini, di di Francesca Parmigiani e Shu Garbuglia, Becco Giallo, 56 p., 14€ Un altro albo illustrato che ci porta sulle montagne della Resistenza partigiana. Questa volta lo facciamo alla maestra Anna e a Nilde, Piero e Sandro, in una gita su un sentiero che porta alla scoperta di cos’è dittatura, chi erano i partigiani e come è nata la Costituzione italiana. Un sentiero su cui, grazie all’incontro con donne e uomini che hanno fatto scelte coraggiose, scopriamo che “disobbedire a qualcosa di ingiusto non è sbagliato” e che la libertà va conquistata, e difesa. Una bella resistenza, di Daniele Aristarco, Mondadori, 288 p., 16€ Da Bolzano fino a Capo Teulada, passando per Milano, Coreggio, Roma, Lampedusa,Daniele Artisticoci portain un viaggio (in treno) attraverso i luoghi della Resistenza. Un viaggio fatto di “storie, incontri, memorie”, in cui a parlare sono le voci di chi si è opposto al regime fascista e di chi oggi porta avanti quella lotta. Non solo chi ha imbracciato il fucile ed è salito sui monti, ma anche chi ha resistito e si è opposto in ogni modo a nazisti e fascisti pagando con la propria libertà, a volte con la propria vita, questo atto di coraggio. Quella della Resistenza, è “una preziosa eredità”, che va coltivata e tramandata, iniziando dal raccontare le storie di chi l’ha fatta, attraverso le voci di chi continua a onorarla.
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