Prosegue, senza sosta,la crescita del fenomeno delsecond hand. Sono sempre di più, infatti, le persone che decidono di rivolgere il loro sguardo verso l’usato, soprattutto in questi ultimi anni. A fornire una fotografia esaustiva della diffusione del fenomeno è ladecima edizione dell’osservatorioSecond hand economyrealizzata daBva Doxaper la piattaformaSubito. Secondo l’osservatorio, i dati relativi al 2023 sono sorprendenti: prima di tutto, lacompravendita di prodotti usatisi conferma al terzo posto tra icomportamenti sostenibilied è scelto dal60% degli italianigenerando unvalore economico pari all’1,3% del Pil. Nel 2023 l’usato ha, infatti, rappresentato la prima scelta per ogni tipologia di necessità per la maggior parte degli italiani e, rispetto al 2022, si è registrato un incremento notevole, con il76% degli acquirenti e il 71% dei venditoriche hanno dichiarato di farericorso al second hand almeno 2 volte all’anno. Il ricavo dal punto di vista economico è notevole: il valore complessivo generato ha raggiunto i 26 miliardi di euro, con unincremento del 44%rispetto al primo anno di rilevazione, ovvero il 2014. Confrontando i dati tra il 2014 e il 2024, notiamo che oggihanno scelto di acquistare usato 26 milioni di italiani,contro i 19 milioni di 10 anni fa. Tra i clienti preferiti troviamo laGenerazione Z, iMillenniale lefamiglie con bambini. Sono sempre di più, infatti, le persone che si rivolgono all’acquisto di oggetti second hand permotivazioni economiche,anche a causa dell’inflazione e dei conseguenti rincari che pesano sulle tasche degli italiani. Comprando un bene diseconda manosi risparmia mediamente intorno al 40% rispetto al prezzo intero. Tra gli oggetti più acquistati troviamo le automobili e motoveicoli, seguiti dai prodotti per la casa e per la persona, dai prodotti tecnologici e infine quelli relativi allo sport. Oltre all’aspetto puramente economico, c’è anche ilfattore ambientale, e unamaggiore sensibilità verso la sostenibilità, da non sottovalutare. Secondoi dati raccolti daSubitosulle vendite dell’anno 2022, sono stati venduti circa20 milioni di oggetti sulla piattaforma. Tutto ciò ha contribuito a unrisparmio totale di 2,7 milioni di tonnellate di CO2, derivanti dall’estrazione delle materie prime, dalla loro lavorazione, dalla distribuzione del prodotto fino al suo smaltimento. Per cercare di quantificare questa riduzione, specificaSubito, si potrebbe paragonare alla piantagione di 1.300 ettari di alberi su una superficie delle dimensioni di 2.500 campi da calcio. Ma non è tutto:nel 2022, grazie all’acquisto di beni di seconda mano, sono staterisparmiate 153.000 tonnellate di plastica, oltre1 milione di tonnellate di acciaioe100.000 tonnellate di alluminio.
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