Orlando: A Biographyè uno dei più noti romanzi della scrittrice e poetessa britannicaVirginia Woolf. Il libro, uscito nel 1928, è stato fin da subito oggetto di studio e ancora oggi viene consideratouno dei principali esempi di letteratura femminista, nonché importantetestimonianza della storia di un personaggio transgender. Paul B. Preciado, filosofo e attivista spagnolo, a quasi un secolo di distanza dalla pubblicazione dell’opera letteraria,ha deciso di reinterpretare la storiadel giovane aristocratico britannico nel film documentarioOrlando. My political biography. Il regista si immaginache Orlando non sia semplicemente il protagonista del romanzo di Woolf mache ognuno di noi condivida, almeno in parte, le sue caratteristiche. In un racconto che si ponea metà tra la finzione e il documentario, Preciado intervista una serie di personetransgenderenon-binaryper indagare, attraverso dialoghi frontali, il modo in cui hanno vissuto il percorso di autocoscienza che ha portato loro ad acquisire maggiore consapevolezza sulla propria persona. Non si tratta di un documentario convenzionale:alle interviste si alternano intermezzi musicali, teatrali e letterari, dove stralci del romanzo diWoolfsono letti dai soggetti che hanno deciso di raccontare la propria vicenda davanti alla macchina da presa. Il sottotesto, presente fin dal titolo (a sua volta reinterpretazione del titolo originale del romanzo, con l’aggiunta del termine “politica”) è chiaramente larivendicazione politica e socialeche il regista ha intenzione di portare avantiin un mondo ancora fortemente concepito e strutturato secondo il binarismo di genere. Anche l’oggettività – caratteristica portante delle opere documentarie – viene meno:Preciadocon piglio ironico e scherzososi rivolge in prima persona direttamente a Virginia Woolf, come a voler instaurare un dialogo attraverso i secoli. Quella che viene a crearsi nel corso del film è una sorta di corrispondenza tra il regista e la scrittrice: “Ho deciso di scrivere una lettera a te, che sicuramente avrai scritto e ricevuto migliaia di lettere. Ho pensato di poterti scrivere una lettera ora che sei, dal punto di vista organico, morta; ma se non consideriamo la componente biologica, non sei mai stata tanto viva quanto adesso”. Nel corso della pellicola,Orlando abbandona progressivamente l’inchiostro e la carta, e quindi la sua natura letteraria e fittizia,per trasformarsi in un’entità, in uno spirito che abita le persone intervistate. «In questo film interpreterò Orlando di Virginia Woolf»: è con questa frase che viene introdotta la maggior parte dei personaggi ripresi dal regista; ognuno dei quali declina in base alla propria esperienza e sensibilità ciò che sente vicino di Orlando, aggiungendo sempre dettagli di storia intima e personale. Ilpercorso di transizione di genere, definito un “processo che favorisce un cambio di forma ma non di significato”, viene qui osservato con una lente intimista e personale, anche se non mancano riferimenti alla scienza e alla medicina. È soprattutto l’intermezzo musicale intitolatoFarmacoliberaciona sottolinearel’importanza del progresso della medicina in questo campo, che nel corso degli anni è riuscita a produrre farmaci in grado di liberare la persona “intrappolata” nel sesso che alla nascita le è stato assegnato. Preciado, intrecciando il proprio vissuto personale alla storia di Woolf e alla vita delle persone coinvolte, dimostra come, a differenza di molte credenze e pensieri comuni che considerano un mondo binario come l’unico possibile, in realtàla questione dell’appartenenza al genere biologico va avanti da secolied è un percorso del tutto naturale nella storia dell’umanità.
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