Categories: Ambiente

Splash! Panna montata, lenti a contatto, carta igienica: dove si buttano?

 

L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere i rifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diriciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica – in collaborazione conJunker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia – cerca didissipare la nebbia dellaraccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto. La panna montata Stando agli esperti,la panna montataperfettadovrebbe presentareun delicato colorebianco latte, vero indicatore della sua freschezza e purezza. Invecel’omogeneità aromaticadovrebbe essere uniforme, con un aroma fresco e lievemente dolce, arricchito dai tipici sentori del latte. Io so solamente che mi piace sulgelatoe sullefragole. La primavera tra l’altro è proprio la stagione di queste ultime, anche se la produzione è leggermente rallentataa causa dell’escursione termica che si registra tra il giorno e la notte in queste settimane. Per fortunai prezzirimangono abbastanza bassi, dai 3,50 ai 4,50 euro al chilogrammo: pare che in concomitanza del week-end ci siano sempre dei rincari legati soprattutto all’aumento di richieste dal mondo della ristorazione. Possiamo forse dedurre che crescerà anche la domanda dipanna montata. Quindi dove vanno a finirele bombolettequando sono vuote? Vanno conferite nella raccolta deimetalli. Il tappo va invece nella plastica. Le lenti a contatto Esattamente tra un anno, il 15 aprile 2025, si terrà la primaGiornata Mondiale delle Lenti a Contatto, un’iniziativa per aumentare la consapevolezza sulla corretta e sicura gestione di questo strumento dicorrezione visiva. Ideata daEuromcontact, la federazione europea delle associazioni e delle imprese produttrici di lenti a contatto e soluzioni, la data è legata alla nascita diLeonardo Da Vinci, il primo ad averne avuto l’intuizione concettuale. Nel 1508 difatti, il genio ha abbozzato tale invenzione in un suo trattato, indicando l’effetto prodotto sulla vista tramite l’immersione del viso in una ciotola d’acqua. Dal punto di vista del corretto smaltimento, invece,le lenti a contattocostituisconoun imballaggio complesso. Occorre dunque prestare particolare attenzione a come differenziare le varie parti. La confezione esterna va nella carta. Il blister interno, con i contenitori delle lentine, va nella plastica. Per quanto riguarda la linguetta, non c’è una risposta univoca, perché in alcuni casi è a prevalenza plastica, in altri a prevalenza alluminio. Il portalentideve essere solitamente sostituito ogni mese: non essendo un imballaggio, va gettato nel secco residuo. La confezione della soluzione salina o soluzione unica, una volta esaurito il contenuto, va nella plastica. Le lentine, che siano giornaliere, quindicinali o mensili, invece vanno nelsecco residuo. La carta igienica L’Italiaè il primo produttore europeo di carta igienica, con l’epicentro di questa industria localizzato nel lucchese. I numeri parlano di un mercato in continua crescita, con il numero di consumato in costante aumento. Di sicuro, rispetto al resto del mondo,il Belpaeseè piuttosto avanti anche nella concezione delbidet,uno strumento molto utile contro la crisi ecologica. Nel frattempo peròuno studiodell’University of Floridaha dimostrato che i rotoli di carta igienica rilascianoPfas, sostanze tossiche e pericolose per la salute, che hanno anche un impatto sui sistemi delleacque reflue. Tutto questo deve far impennare ancora di più il livello di attenzione sulla gestione e l’utilizzo dellacarta igienica. In particolarel’anima del rotolo, che andrebbe nella carta, spesso viene buttata erroneamente nell’indifferenziato.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

In pensione senza aver mai versato contributi, l’INPS ti regala gli anni necessari per l’assegno | Verifica nel cassetto previdenziale

Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…

7 ore ago

La Danimarca si scusa per gli abusi sulle persone con disabilità

  «A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…

6 giorni ago

Natalità: -1,1% nei primi 4 mesi del 2023

  A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…

6 giorni ago

Biodiversità: Italia è quinta in Europa per numero di ricerche scientifiche

  Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…

6 giorni ago

Ogni 2 minuti una donna muore per gravidanza o parto

  Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…

6 giorni ago

Bologna: l’arte di Jago, Banksy e TvBoy approda in città

  Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…

6 giorni ago